Trump condannato (senza prove) per aggressione sessuale: dovrà pagare 5 milioni di dollari a Jean Carroll

10 Mag 2023 8:44 - di Roberto Frulli

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti  un presidente viene ritenuto responsabile di un’aggressione sessuale: la giuria federale di Manhattan – sei uomini e tre donne – dopo poco più di due ore e mezza di camera di consiglio ha giudicato Donald Trump, accusato dalla scrittrice Jean Carroll di averla stuprata nei camerini di un grande magazzino di lusso nella primavera del 1996, colpevole nel processo civile intentato contro di lui.

Trump, condannato anche per diffamazione, dovrà ora pagare oltre 5 milioni di dollari alla scrittrice, 3 per la diffamazione e 2 per lo stupro.

Non ho assolutamente idea di chi sia questa donna. Questo verdetto è una vergogna. Una continuazione della più grande caccia alle streghe di tutti i tempi“, le prime parole indignate di Trump scritte di getto subito dopo la condanna, sul social Truth fondato dall’ex-presidente Usa.

Il team di Trump ha già annunciato che farà appello contro il verdetto della giuria federale di Manhattan.

“L’intero caso è fasullo ed è politico – dice un   portavoce di Donald Trump. – Prende di mira il presidente Trump perché ora è super favorito per essere eletto ancora una volta presidente degli Stati Uniti“.

“Il continuo abuso della nostra grande Costituzione per fini politici è disgustoso e non può essere tollerato – aggiunge il portavoce. – La nostra Nazione è in guai seri quando affermazioni prive di prove o testimoni oculari possono invadere i nostri tribunali per ottenere punti politici”.

Nel processo intentato dalla scrittrice Jean Carroll, in effetti, non è stata prodotta alcuna prova e neanche testimoni oculari dell’episodio “ricordato” dalla donna ventisei anni dopo i fatti.

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