Trovato morto in casa il papà di Pamela Mastropietro, massacrata dai nigeriani a Macerata

14 Mag 2023 17:54 - di Marta Lima

Stefano Mastropietro, il papà di Pamela, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio di cinque anni fa, è stato trovato morto in casa a Roma, nella zona della Romanina. La conferma la dà all’Adnkronos l’ex moglie e mamma della ragazza, Alessandra Verni: “L’attuale compagna mi ha chiamato stamattina – spiega – E’ stato trovato ormai senza vita, riverso a terra nel suo appartamento a casa sua, forse a causa di un malore, almeno secondo quanto ha detto il medico”.

“Almeno tu ora puoi riabbracciarla! Vi mando un grandissimo abbraccio angeli. Amore di mamma, accogli il tuo papà tra le tue braccia!“, è il pensiero che Alessandra Verni affida ai social dopo aver appreso della morte del padre di Pamela, Stefano (in alto, nella foto, con lei ospite in tv).

Lo sfogo della mamma contro l’assassino Oseghale

“È disumano e terrificante tutto quello che tu e i tuoi amici avete fatto a mia figlia. È disumano il fatto che tu ancora non sia veramente pentito”, sono le durissime parole della mamma di Pamela Mastropietro contro Innocent Oseghale, il 35enne condannato all’ergastolo per aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana il cui cadavere fu ritrovato in due trolley a Macerata la sera del 30 gennaio 2018.

Una dichiarazione affidata a una lettera pubblica inviata all’agenzia Adnkronos per rispondere alla missiva che lo stesso detenuto aveva scritto nei giorni scorsi parlando di pregiudizi personali dovuti al colore della sua pelle. “Basta nasconderti dietro a questa scusa, non parlare di razzismo con noi. Parli di fede, del cammino cristiano che hai intrapreso. Non immagini neanche cosa sia la fede. Per tutto quello che hai fatto a Pamela, la mia Pamela, escludo che tu pregassi Dio. A me la fede sta aiutando a sopportare questo dolore immane che tu hai provocato” scrive ancora Alessandra Verni nella lunghissima lettera.

L’atroce morta di Pamela Mastropietro

Pamela Mastropietro era nata  a Roma, nel quartiere San Giovanni, il 23 agosto 1999. La giovane soffriva di un disturbo di personalità borderline ed era dipendente da droghe. Il 18 ottobre 2017, all’età di 18 anni, Pamela si trasferì nella comunità di recupero per tossicodipendenza di Corridonia (MC). Sua madre dichiarò che la ragazza aveva iniziato ad abusare di droghe dopo aver frequentato un uomo rumeno e che, al momento della morte, stava frequentando una comunità di recupero. Seguita da uno psichiatra nella comunità, Pamela dichiarò di abusare di alcol dall’età di 12 anni e di altre droghe dai 14 anni. Il 29 gennaio 2018 Pamela fuggì volontariamente dalla comunità e un uomo la accompagnò in auto alla stazione di Corridonia-Mogliano in cambio di un rapporto sessuale. Lì la ragazza avrebbe voluto prendere un treno per fare ritorno a Roma, ma lo perse e accettò l’offerta di un passaggio da parte di un tassista locale. Pamela consumò un rapporto sessuale con il tassista e dormì nella sua casa. Il giorno dopo cercò di procurarsi della droga presso i giardini Diaz di Macerata, frequentati da numerosi tossicodipendenti, dove incontrò Innocent Oseghale, un pusher nigeriano che poi la stuprò e la uccise, facendola a pezzi.

 

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