Terremoto all’alba a Catania, poi lo sciame sismico: paura, ma niente danni. Si vota regolarmente

28 Mag 2023 9:12 - di Luisa Perri
terremoto Catania

Un terremoto di magnitudo fra 3.7 e 4.2 si è verificato alle 6.44 nella zona di Catania. Lo riferisce l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia specificando che, relativamente alla magnitudo, si tratta di una stima provvisoria. Alla prima scossa sono seguite altre di minore intensità.

Molta paura con diverse le segnalazioni anche dal Messinese. Per ora, però, nessuna segnalazione di danni è giunta alle sale operative dei vigili del fuoco dopo la scossa di TERREMOTO di Magnitudo 4.0 registrata dall’Ingv alle 6:44 nella zona di Milo, nel catanese. Lo rendono noto gli stessi vigili del fuoco.

L’evento di questa mattina è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità diffusa correlabile all’attività vulcanica dell’Etna e alle strutture tettoniche adiacenti. Coinvolti in particolare i centri di Milo, Santa Venerina, Sant’Alfio e Zafferana Etnea.

La scossa di terremoto di Catania è stata preceduta da un evento di magnitudo 2.8 alle 6:34 e successivamente sono stati localizzati altri 6 eventi di magnitudo compresa tra 2.5 e 1.6, così come registrate dalle 6 di oggi alla stazione sismica di ESVO (Monte Scavo).

Come riporta il sito Ingv, in base al modello di pericolosità per il territorio nazionale, (espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi) la pericolosità sismica di questa area è considerata molto alta.

Si sono aperti stamattina alle 7 i seggi nei 128 comuni siciliani e nei 39 sardi dove si vota per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Resteranno aperti oggi fino alle 23 per poi riaprire domani mattina dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio. Tra i 128 comuni siciliani, quattro sono capoluoghi di provincia c’è anche Catania, dove le operazioni sono iniziate senza difficoltà nonostante la scossa di terremoto. Tra gli altri comuni siciliani al voto ci sono Siracusa, Ragusa e Trapani.

 

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