Scudetto al Napoli, Saviano piagnone e complottista: “Abbiamo vinto contro certi giochetti del nord…”
Ha esultato, come tutti i napoletani, per la vittoria dello scudetto del Napoli arrivata ieri sera col pareggio a Udine, ma Roberto Saviano non ha rinunciato al suo stile vittimistico e piagnone neanche nei commenti calcistici, da tifoso azzurro, affidati ai giornali e ai social. #Napoli sopra tutti. Napoli soprattutto”, ha scritto su Twitter Saviano pubblicando l’hashtag “#napolicampioneditalia” e una foto in cui sorride con una sciarpa con la scritta “SSC Napoli” tra le mani, per poi passare, stamattina, agli sfottò a Salvini sulle solite cose che odia Napoli eccetera eccetera. Il meglio, anzi, il peggio di sé, lo ha però offerto nella lunga articolessa affidata al Corriere della Sera, nella quale sostiene che il Napoli ha vinto contro manovre, complotti e pregiudizi del nord. Dimenticando il suo contributo all’immagine negativa della città arrivato dai libri e dalle serie su Gomorra.
Scudetto al Napoli, Saviano fa la vittima del nord…
“Negli ultimi vent’anni, le squadre di calcio che hanno vinto il campionato sono state tutte del Nord, e sono state soltanto tre . Le solite: Juve, Milan e Inter. Fino al punto che sul tema scudetto si è posta una sorta di Questione meridionale. Senza voler sottrarre meriti a nessuno e senza riferirmi ad alcun caso in particolare, voglio comunque osservare come lo scudetto sia una meta più docile da raggiungere quando sono in gioco, oltre ai calciatori, cospicui investimenti finanziari, articolati assetti societari e perfino politici. Sarebbe da stupidi negare che il Nord Italia è un luogo più ricco rispetto al Sud. Sarebbe miope non intuire che questa ricchezza si travasa nel calcio come in qualunque altro sport. Storicamente, le squadre che vincono il campionato appartengono ai gruppi imprenditoriali più potenti della penisola. Oggi siamo di fronte a un miracolo. È un miracolo di De Laurentiis aver imbastito una squadra simile tenendosi lontano dai debiti, senza lasciarsi strozzare dai cravattari, tirando in mezzo banche e fondi mediorientali e, soprattutto, impedendo alle bande ultras — spesso pericolosamente vicine ad ambienti criminali — di spadroneggiare….”, è l’attacco del pezzo di Saviano.
La pernacchia a chi non ama la città
Saviano si traveste da Totò e Pulcinella e parla dello scudetto al Napoli come di una vittoria “una pernacchia in faccia a certi signori, a certi giochetti...”. Si riferisce ai giochi contabili della Juve? Poi elogia Khvicha Kvaratskhelia e il “suo essere contro Putin a favore dell’ingresso della Georgia nell’Unione europea, lo rende simpatico e coraggioso, lui che aveva lasciato la squadra russa di cui era attaccante tornando a Tbilisi appena Putin ha invaso l’Ucraina”. Infine Spalletti, che “costruisce, costruisce e basta, a partire da mattoni grezzi o perlomeno considerati tali”, poi ancora attacchi alle squadre del nord… “che egemonizzano giornali e pubblicità, commentatori e spazi pubblici, stavolta sono state fermate…”.