Schlein in tour nelle fabbriche per la “passerella” primavera-estate. Repubblica la ‘santifica’
Vediamo un po’ chi sono e cosa vogliono questi lavoratori, questi operai, deve essersi detta Elly Schlein. Così, dopo avere gridato alla “provocazione” per la concovocazione dei sindacati il Primo Maggio, lancia la sua controffensiva alla Meloni. Ha in programma una batteria di “visite nelle fabbriche”, come ha raccontato in questi giorni Cecilia Guerra, deputata, ex viceministra al Mef, che nella segreteria del Pd segue la delega del Lavoro. A giugno la segretaria andrà nella ex Whirlpool, ha annuciato la parlamentare in un’intervista a Repubblica, anticipando i programmi della campagna estiva. Le ironie si sono sprecate. Il Pd riparte dagli operai. E naturalmente “Repubblica” ne fa un’epopea: “Schlein sfida la Meloni”, titola grondante retorica.
Elly Schlein e il tour nelle fabbriche: ritorno al “blu metalmeccanico”
La scoperta delle tute blu. «Vogliamo rilanciare i circoli di fabbrica, abbiamo progetti ambiziosi », dice la parlamentare. E il quotidiano intona il peana: “Elly Schlein si mette in marcia. Obiettivo: riannodare il filo rosso col mondo degli operai”. Che – lo ricordiamo- nella Seconda Repubblica si è spostato progressivamente a destra. Parlerà con i precari, i sottopagati, i senza tutele. Un mondo che il Pd ha abbandonato. Si farà capire? Giovanni Sallusti su Libero verga un commento dall’ironia corrosiva, godibilissimo. “Dev’essere andata più o meno così. Elly deve aver convocato la consigliera della principessa, l’ormai universalmente nota armocromista. E le deve aver chiesto: «Senti, tu che sei la mia consulente d’immagine, cosa possiamo fare per smontare questo pregiudizio per cui io sarei distaccata dalle istanze popolari, inspiegabilmente accresciuto dopo la geniale uscita su Vogue?».
Schlein prepara una batteria di di “visite nelle fabbriche”. “Repubblica” fa la ola
E la personal shopper dà una risposta esilarante, secondo questa ipotetica e ironica ricostruzione: «Guarda, ho fatto alcune ricerche che hanno dato esiti sorprendenti. Hai presente quei tizi che ogni tanto proviamo a mandare in tendenza Twitter contro il governo fascista e sfruttatore: gli #operai? Beh, pare esistano davvero, per cui potremmo lanciare un Grand Tour nelle fabbriche. Ché peraltro quest’anno c’è un ritorno del blu metalmeccanico». Da sbellicarsi dalle risate pensando al consiglio di guerra della Schlein che riscopre il fattore operai proprio in concomitanza del Primo maggio. La stagione primavera-estate della Schlein sembra già confezionata, per usare la metafora sartoriale. “Ci mobiliteremo” ha detto la Guerra, annunciando che la segretaria visiterà le fabbriche, come se fosse un’Epifania. Siamo al ridicolo. Primo appuntamento: l’11 giugno nell’ex stabilimento Whirlpool, dove si terrà l’assemblea che scioglierà Articolo 1. «Ma ci saranno altre tappe – assicura Guerra -. In quei luoghi dobbiamo starci». Così, tra rivoluzione sartoriale e tute blu la controffensiva di Elly parte. Repubblica esulta. Ma tra gli operai e i lavoratori c’è sconcerto. Nel mondo delle tute blu, questo sconosciuto.
Significativo il servizio di Quarta Repubblica del primo maggio: “Io non ho fatto in tempo a leggere Vogue perché mi alzo alle 3.30 del mattino per venire a lavorare” al mercato generale di Milano: lo spiega un lavoratore di quelli che vede spesso l’alba. E c’è chi scherza: “Anche noi facciamo caso agli abbinamenti di colore: abbiamo il verde dei piselli e dei fagiolini, il rosso delle cipolle e il bianco dell’aglio. Questi sono i colori predominanti in questo momento”. Ha detto tutto. Il ‘blu metalmeccanico’ indossato in fretta e furia non convince i lavoratori.