Rula Jebreal, l’ultima figuraccia: infanga Meloni sulla libertà di stampa, ma i dati la sbugiardano
La giornalista palestinese Rula Jebreal è accecata dall’odio contro il premier Meloni. Accecata in senso psicologico e letterale del termine. Infatti nel pubblicare l’ultimo report di Reporter sans frontieres prende un abbaglio. Il rapporto misura la temperatura della libertà di stampa nel mondo. La Jebreal trova modo di sputare addosso all’Italia e al governo Meloni in modo vergognoso. Ma si getta anche nel ridicolo perché legge male – o meglio in maniera faziosa- la tabella del rapporto. Il tutto per dimostrare che se il nostro Paese è messo male la colpa, neanche a dirlo, sarebbe del governo Meloni.
Rula Jebreal, figura barbina: cita dati sbagliati per attaccare Meloni
La giornalista decide di condividere un articolo sui suoi social nella giornata mondiale della libertà di stampa e scrive: – “C’è ben poco da festeggiare: il clima è sempre più irrespirabile. La tendenza è globale, ma con Meloni in particolare le allerte crescono esponenzialmente”. Dove evinca questa conclusione è un mistero gaudioso, perché c’é un dettaglio che confuta la sua conclusione. Nel suo post su Twitter pubblica una mini-classifica in cui svettano nei primi quattro posti Norvegia, Irlanda, Danimarca e Svezia, mentre l’Italia è “solo” in 41esima posizione. Nell’ultimo anno, secondo il medesimo report, l’Italia ha recuperato ben 17 posizioni e ha così sorpassato, guarda caso, proprio gli Stati Uniti d’America così nel cuore di Rula Jebreal. Dunque, l’equazione in negativi con il governo Meloni è una gran boiata. E’ proprio al contrario di quanto vorrebbe dimostrare. Insomma, l’accecamento la rende inattendibile.
Rula Jebreal e i dati sulla libertà di stampa: l’Italia prima degli Usa
Chiamiamo le cose con il loro nome. Rula ha commesso una gaffe bella e buona. Sempre pronta a fare la morale all’Italia ” razzista”, a fare lezioni di buon governo e , più ridicola di tutte, lezione di giornalismo, parte in quarta e smarrisce la rotta, andando fuori streada. Da quando il centrodestra ha vinto le elezioni lo scorso 25 settembre sprizza velenosissime critiche e offese da tutti pori. Ora riuscire ad attaccare la Meloni su dati che darebbero eventualmente ragione al premier è da sotterrarsi. Tra le pagine più buie della giornalista ricordiamo lo sciacallaggio sul naufragio di Cutro. Piovve fango. Rula Jebreal scrisse su Twitter: “Nel 2019 Meloni chiese di bombardare le navi dei soccorsi ai migranti. Ora il suo governo, lascia morire 63 afgani che fuggivano dei Talibani. Tra questi 1 5bambini. L’ideologia criminale del se non vogliono morire non devono partire, produrrà altre stragi”. Un’accusa vile oltreché falsa.