Roma, preside vieta shorts e maglie corte a alunni e docenti e precisa: non è moralismo, solo decoro

26 Mag 2023 19:54 - di Redazione
preside

Una circolare “vieta” pantaloncini e t-shirt troppo corti: e il preside deve correre a specificare coram populo che non si tratta di una delibera sessista o di un provvedimento nato sulla scia di una decisione semplicemente moralistica. Più che altro, secondo le spiegazioni di rito praticamente allegate alla richiesta formale formulata dal dirigente scolastico, si tratterebbe di un appello al buon gusto e al senso di adeguatezza, a cui la circolare rimanda sia studenti che corpo docente. Il tutto racchiuso in un’asserzione di merito riportata nella misura richiesta, e che recita: «Nessuna repressione dei costumi, educhiamo all’armonia»…

Scuola, la circolare del preside vieta pantaloncini e t-shirt troppo corte

Sarebbe questo, in sintesi, quanto sollecitato via circolare interna a studenti, insegnanti e personale non docente dell’istituto comprensivo W. A. Mozart, di Viale di Castel Porziano nella zona dell’Infernetto a Roma. Una richiesta che, nella fattispecie – tra un richiamo e una sottolineatura – esorta a tenere nell’armadio per la settimana scolastica gli «abiti non appropriati». E ad evitare quindi «pantaloncini troppo corti. Canottiere e magliette troppo corte. Capi di abbigliamento eccessivi e inopportuni».

La circolare indirizzata a studenti e docenti che si richiama all’«educazione all’armonia»

Insomma, un abbigliamento che, si sottolinea, deve essere «adeguato» per «il rispetto dovuto alla sensibilità di tutti i componenti della nostra comunità scolastica e in generale dell’istituzione scolastica come contesto di crescita inclusiva e interculturale, luogo di apprendimento sereno e non sottomesso alle tendenze effimere dettate dal consumismo». La circolare invita «quindi tutti gli studenti, i docenti e i membri del personale scolastico a evitare abiti non appropriati a un contesto di esperienza formativa ed educazione all’armonia e alla cittadinanza, quale ci pregiamo di essere».

Il preside: né moralismo, né sessismo. Solo un appello al senso di adeguatezza

Il preside, interpellato dall’Adnkronos, rivendica finalità e termini della circolare.  Di più. Sostiene di aver pesato bene le parole. Eppure, a stretto giro sente il bisogno di puntualizzare: «La circolare non è sessista, infatti ho evitato qualsiasi riferimento alla minigonna proprio perché sembrava discriminatorio. Né è bigotta o moralista. Non vuole rappresentare una repressione dei costumi», precisa, ma vuole appellarsi al «rispetto per sensibilità diverse: non c’è nulla di male a evitare vestiti che a qualcuno possono dare fastidio».

 

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