Reggio Emilia, via d’Annunzio è salva: cosa c’è dietro la “sceneggiata” dei centri sociali

12 Mag 2023 13:05 - di Angelica Orlandi
Reggio Emilia d'Annunzio

Il Vate è salvo anche a Reggio Emilia. La notizia della cancellazione, a Reggio Emilia, della via dedicata a  Gabriele D’annunzio “è una  sceneggiata di Casa Bettola, organizzazione legata ai centri sociali locali”. La notizia della “sostituzione” della targa della via titolata al Vate con una intitolata a Srecko Kosovel, “poeta sloveno che si oppose alla italianizzazione della sua terra, è durata, come la neve marzolina, il tempo di un mattino”. Il coordinatore comunale di Fdi a Reggio Emilia, Marco Eboli, ci racconta la verità sottesa alla notizia non veritiera, ma che rivela un clima e una strategia ben precise della sinistra reggina. La notizia era stata ripresa da quotidiani e siti.

Cancellazione di via d’Annunzio? Una sceneggiata dei centri sociali

C’è qualcosa di più grave che diffondere provocazioni prive di fondamento che sono solo nelle intenzioni- spiega il coordinatore di FdI- . “Ed è il silenzio del sindaco piddino Luca Vecchi sulla vicenda. Un silenzio vergognoso, ma che rivela una ragione politica. Il sindaco, in scadenza l’anno prossimo, dopo due mandati, liscia il pelo ai centri sociali: di cui tollera l’occupazione di due edifici nella periferia reggiana e la cui attività “culturale” riceve anche contributi comunali.

Caso d’Annunzio, Eboli (FdI): “Vergognoso il silenzio del sindaco”

La sceneggiata sulla rimozione di via d’Annunzio aveva indignato a tal punto, che i consiglieri comunali del centrodestra di Pescara, città natale del Poeta, avevano preso carta e penna: per scrivere al sindaco Vecchi e a Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli italiani. Naturalmente il sindaco piddino non ha risposto. Ecco, dice Eboli, “invece di tollerare iniziative come quella di Casa Bettola il 25 Aprile; il sindaco Vecchi dovrebbe rimuovere davvero la via dedicata al Maresciallo Tito“. Una battaglia che conduce da tempo. “Dal 1984 al 2014 nel periodo in cui sono stato ininterrottamente consigliere in comunale a Reggio Emilia, dal Msi ad An, fino a FdI dal 2012 ho presentato in ogni consigliatura una mozione. Una mozione per la sostituzione della titolazione di quella via all’infoibatore di italiani Tito”.

“Reggio Emilia ancora attende una via per Norma Cossetto”

Forse i “compagni” hanno usato d’Annunzio per nascondere altre iniziative che sarebbero per loro scomode intraprendere. “Il sindaco Vecchi – argomenta Eboli- non ha ancora provveduto alla titolazione di una via a Norma Cossetto. Nonostante, su proposta di Fdi, tre anni fa, il Consiglio comunale abbia approvato una mozione in tal senso”. Morale: “A ben vedere, a Reggio Emilia di cose serie da fare ce ne sarebbero tante. Senza bisogno di sceneggiate oltraggiose da parte della sinistra nei confronti di Gabriele d’Annunzio pietra miliare della cultura italiana apprezzato e studiato in tutto il mondo”. Il sito Reggionline -di proprietà delle cooperative rosse, come pure Tele Reggio-  ricostruisce la “fake news” in maniera bizzarra. Colpevolizzando la stampa  vicina al centrodestra che ha dato rilievo alla notizia. Quello che non avremmo colto sarebbe “il carattere dimostrativo dell’azione di Casa Bettola”. Non avremmo colto il “punto di vista comunicativo”. Ebbene, siamo felicissimi di non avere francamente colto il carattere dimostrativo dell’iniziativa , visto che è roba tutta interna alla sinistra reggiana. Ma siamo felici che la via al Vate non si toccherà. E ora l’Amministrazione si occupi anche di cose serie, come suggerisce Eboli.

 

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