Primo Maggio, smacco alla sinistra. Meloni: “Ai lavoratori fino a 100 euro in più, ne siamo fieri” (video)

1 Mag 2023 19:29 - di Lucio Meo

Primo Maggio, la festa dei lavoratori è servita, ma ognuno ha apparecchiato il proprio tavolo in maniera diversa. La sinistra ha offerto alla piazza il Concertone di piazza San Giovanni, gli slogan livorosi e i cortei con offese al governo e bandiere della Nato bruciate; la destra ha servito al Paese un Decretone approvato in Consiglio dei ministri con misure importanti in aiuto dei lavoratori, meno fisco, più soldi in busta paga, incentivi, sostegno alle famiglie e via dicendo, attingendo da un extra-bilancio di 4 miliardi. E invece di fare una conferenza stampa “show”, che sarebbe stata sicuramente accusata di “oscurare” il Concertone dei sindacati, Giorgia Meloni  ha mandato  in rete un video messaggio nel quale la parola più usata è fierezza, orgoglio…

Primo Maggio, il messaggio della Meloni da Palazzo Chigi

“Io sono fiera che il governo abbia scelto di celebrare il 1 maggio con i fatti e non con le parole, e credo fosse dovuto un ulteriore sostegno a un’economia che pure in un momento di grande difficoltà ci sta dando grandi soddisfazioni, con una crescita stimata per i prossimi mesi superiore a quella di altri paesi europei. Buon primo maggio a tutti, e ora al lavoro”, è uno dei passaggi più importanti del messaggio video che il premier Giorgia Meloni, in una clip girata all’interno di Palazzo Chigi nel giorno del via libera al dl lavoro, un video che si conclude con il presidente del Consiglio che entra nella sala dove sta per avere inizio il Cdm per dare il via alla riunione suonando la campanella.

Dal taglio delle tasse alla conferma del fringe benefit

Sono tante le misure del Decretone Lavoro approvato, tra le polemiche della sinistra. “Nel giorno della festa dei lavoratori il governo sceglie di lavorare, sceglie di lavorare per dare risposte a lavoratori e lo facciamo con una serie di provvedimenti assai articolati. Il più importante è il taglio delle tasse sul lavoro. Abbiamo liberato un tesoretto di 4 mld grazie al coraggio di alcuni provvedimenti, penso al superbonus e alla questione delle accise, e oggi destiniamo l’intero ammontare al più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni”. Poi Meloni aggiunge: “Tagliamo il cuneo di 4 punti percentuali, e questo taglio si somma a quello già fatto nella legge di bilancio. Così oggi e fino a fine anno – rimarca Meloni – noi abbiamo un taglio di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35mila euro e 7 per chi ha redditi più bassi, fino a 25mila euro. Una scelta di cui vado profondamente fiera”, con tagli delle tasse in busta “che possono arrivare fino a 100 euro in un momento in cui l’inflazione galoppa e il costo della vita aumenta e davvero non riesco a capire che polemizza perfino su questa scelta”.

Ma non basta. “Ci sono molte altre cose importante che decidiamo oggi. La conferma del fringe benefit; norme importanti sulla sicurezza sul lavoro; norme sull’alternanza scuola/lavoro; incentivi alle assunzioni dei giovani pari al 60% dei salari che prendono; finanziamento dei centri estivi per aiutare conciliare famiglia e lavoro e in tema di assegno per i figli”. E ancora, aggiunge nel giorno della festa del Primo Maggio Giorgia Meloni, “ci occupiamo del lavoro delle persone con disabilità, sostenendo gli enti che li accompagnano e stanziando risorse per le loro assunzioni”.

La fine del vecchio Reddito di cittadinanza dei furbetti

Non poteva mancare un riferimento alla storica svolta sul Reddito di cittadinanza, mai più un regalo a furbetti e fannulloni. “Il rdc: come promesso, noi distinguiamo chi può lavorare da chi non può farlo. Confermiamo e anzi miglioriamo il sostegno per chi non può lavorare, ovvero per le famiglie che hanno al loro interno un minore, un anziano, un disabile. Ma chi può lavorare viene inserito in un percorso di formazione al lavoro, con un rimborso spese per il periodo in cui si forma e con incentivi importanti per chi lo dovesse assumere”.

La soddisfazione di Fratelli d’Italia

I ministri e i due capigruppo di FdI, alla Camera e al Senato, salutano con soddisfazione le misure approvate dal governo nel giorno della Festa del lavoro. “Non ci interessano gli annunci ma puntiamo ai fatti: riduciamo ancora il cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi più bassi, questo si traduce in più soldi in busta paga. Superiamo il reddito di cittadinanza: incentiviamo la ricerca del lavoro per chi è occupabile e sosteniamo chi invece non può lavorare. Ma mentre noi siamo impegnati a dare risposte serie, la sinistra, arroccata nella sua roccaforte ideologica, non sa fare altro che attaccare scompostamente ed incomprensibilmente un governo che continua ad abbassare le tasse sul lavoro e a stare sempre e solo dalla parte degli italiani”, dichiara Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Tommaso Foti ironizza: “Mentre la sinistra strimpella nelle piazze, il governo Meloni approva, in una data simbolica come il primo maggio, un provvedimento che migliora radicalmente le condizioni dei lavoratori dipendenti. Niente più reddito di cittadinanza, salvo determinate categorie e a particolari condizioni. Si chiude così la brutta pagina dell’assistenzialismo di Stato del decreto dignità che ha clamorosamente fallito gli obiettivi, regalando soldi a chi non vuole lavorare. In questo modo si apre una stagione di riforme sistemiche del mercato del lavoro…”, dichiara il Presidente dei deputati di Fratelli d’Italia.

“Risulta incomprensibile l’atteggiamento di chiusura di alcune sigle sindacali, come la Cgil, che ancora oggi continua ad attaccare il governo. Una posizione che risponde soltanto a uno spirito di parte e a una contrarietà preconcetta e non agli interessi dei lavoratori, molti dei quali si sentono da tempo abbandonati da certi sindacati”, dice invece il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. 

Primo Maggio, il video messaggio di Giorgia Meloni da Palazzo Chigi

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