Perugia, controlla la moglie e la figlia con le telecamere all’interno e all’esterno della casa
È accusato di aver maltrattato la moglie e la figlia, arrivando a installare un sistema di telecamere all’interno e all’esterno di casa per controllarle. L’uomo, un quarantenne residente a Perugia, è indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate. La Polizia di Stato ha eseguito nei suoi confronti, un’ordinanza con la quale si dispone la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare.
Il controllo di madre e figlia, la denuncia
La misura è stata adottata a seguito del lavoro svolto dalla Squadra Mobile di Perugia. Le indagini hanno avuto inizio dalla denuncia della donna, presentata in Questura lo scorso marzo. Ha raccontato le violenze psicologiche e fisiche che, nel tempo, aveva subito dal marito. Gli agenti hanno acquisito significativi elementi di prova sui reati contestati all’indagato, E cioè, violenze e vessazioni psicologiche, dettate da una volontà manipolatoria e prevaricatrice di controllo della moglie e della figlia. Un comportamento, poi, degenerato – nei confronti della coniuge – anche in episodi di violenza fisica.
Monitorava tutti gli spostamenti
La donna ha raccontato che il marito era solito controllare lei e la figlia nelle loro attività quotidiane. Le contattava ripetutamente arrivando persino ad installare delle telecamere all’interno e all’esterno dell’abitazione familiare. In questo modo monitorava i loro spostamenti. L’uomo, inoltre, secondo quanto riferito dalla vittima, aveva anche preteso di avere dei rapporti sessuali non consenzienti. Al diniego della donna, l’aveva aggredita e percossa violentemente costringendola a ricorrere alle cure dei sanitari.
Moglie e figlia “fuggono” dalla casa coniugale
Infine, nell’ultimo episodio, avvenuto lo scorso marzo, l’uomo l’aveva costretta a estinguere dei debiti contratti a suo nome, con versamenti per duemila euro. Una somma, questa, che la donna aveva risparmiato nel tempo. La vittima, terrorizzata, aveva quindi deciso di raccontare tutto alla Polizia di Stato. Dalle indagini è emerso che l’indagato, in più occasioni, avrebbe maltrattato la moglie e la figlia. Aveva sottoposto entrambe ad uno stato di frustrazione. Il clima di tensione era tale che la donna era stata costretta ad abbandonare, insieme alla figlia, l’abitazione coniugale per trasferirsi a casa dei genitori. Alla fine, aveva chiesto la separazione.