Mostra filorussa nei locali del Municipio Pd a Roma: la Resistenza è con la Z dei carri armati di Mosca

30 Mag 2023 16:58 - di Davide Ventola
mostra filorussa

È bufera politica e squassa il centrosinistra la mostra filorussa che si è tenuta nel cuore di San Lorenzo, il Municipio capitolino a guida Pd. Come ricostruisce oggi Repubblica sulle pagine della cronaca di Roma, è un pasticcio imbarazzante, che riporta il Pd ai tempi del Pci di Togliatti, con Mosca a fare da padrino ingrombrante e imbarazzante.

La mostra d’arte filorussa è stata ribattezzata “ResistenZa”. Con la “Z” in bella mostra nella locandina che rimanda alla lettera dipinta sui carri armati delle forze armate di Mosca impiegate in guerra contro l’Ucraina. Una mostra ospitata alla Casa della Partecipazione, nel rosso quartiere San Lorenzo. Una mostra “benedetta” dal II Municipio che, di quello spazio, è il proprietario e gestore.

Mostra filorussa nella rossa San Lorenzo: l’ambasciata di Mosca ringrazia

L’evento è andato in scena il 20 maggio. Le pittrici che hanno esposto i loro quadri sono Federica Vasselli ed Elena Begma. La prima, nel 2022, ha partecipato alla mostra d’arte politica “ Operazione Speciale Sila” che mirava a documentare la guerra in Ucraina, ricevendo il plauso dell’ambasciata russa in Italia. Begma, invece, si è laureata all’Accademia Statale d’Arte V.I. Surikov di Mosca. A presentare la mostra è stato Igor Camilli, il segretario nazionale di “Patria Socialista”, una formazione di estrema sinistra, fieramente nostalgica del comunismo. S’intende, soprattutto quello sovietico.

Per capire le parti in commedia, alla mostra hanno partecipato le ambasciate di Russia, Bielorussa, Nicaragua, Cuba, Comunità palestinese Roma e Lazio, dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia- Cuba e del Comitato di solidarietà con la Bielorussa. Mancavano solo Cina, Vietnam e Corea del Nord.

La presidente dem del Municipio II, Francesca Del Bello, che ha concesso gli spazi fa la Ponzio Pilato della situazione. Con una supercazzola degna della sua segretaria Elly Schlein cincischia con Repubblica, arrampicandosi sugli specchi: «Si è riunito l’ufficio di presidenza del Municipio e ha dato il via libera. Capiamo bene che il tema è controverso, e si può non condividere il messaggio della mostra, ma di certo non possiamo negare uno spazio, si tratterebbe di operare una censura. Dobbiamo rimanere comunque nel perimetro del dettato costituzionale», si giustifica la Del Bello.

“Fatto grave, la Schlein deve chiarire”

«L’autorizzazione della mostra anti-ucraina” nei locali municipali è un fatto grave, Schlein ora deve chiarire”, hanno denunciato i gruppi consiliari di Azione in Campidoglio e in Municipio II. “Gli armamenti che il governo italiano fornisce da oltre un anno all’Ucraina servono a contrastare i carri russi marchiati con la Zeta, la stessa Zeta che viene richiamata nel titolo dell’iniziativa che gode del supporto dell’ambasciata russa -si legge nella nota dei gruppi di Azione- Il fatto che la presidente Del Bello non colga l’inopportunità di autorizzare una manifestazione del genere conferma la sua inadeguatezza alla guida del II Municipio. Del resto, siamo abituati: nella scorsa sindacatura si è arrivati alle dimissioni di un’assessora a causa del patrocinio del Municipio ad un festival anti-Israele. A questo punto ci aspettiamo chiarimenti e una presa di distanza da parte della segretaria del Partito democratico Elly Schlein». Ammesso che Elly risponda davvero e non si nasconda dietro l’ennesima supercazzola.

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