Meloni e Novak, asse di ferro tra donne. “Italia e Ungheria alleate, nel bene e nelle difficoltà”

17 Mag 2023 11:53 - di Marta Lima

Un asse di ferro, tra donne, sedute senza scarpe su un divano a parlare di questioni cruciali, dalle politiche sull’immigrazione alla Ue, al Mes, alla guerra in Ucraina. La presidente ungherese Katalin Novak poi ha pubblicato sul proprio profilo Facebook quella foto con il premier italiano Giorgia Meloni in una stanza d’albergo nelle ore del Consiglio d’Europa in Islanda. “Una discussione amichevole con il premier d’Italia la mia amica Giorgia Meloni a Reykjavik. Siamo alleati sia nel bene che nei momenti difficili. Ci schieriamo insieme anche per i valori tradizionali della famiglia e contro la migrazione clandestina”, scrive Katalin Novak. Lo scorso febbraio la Novak era stata ospite a Palazzo Chigi del premier italiano in un vertice bilaterale.

Tra Meloni e Novak c’è l’intesa sui migranti

Ieri lei e la Meloni avevano partecipato alla tavola rotonda dedicata al “Contrasto delle nuove sfide emergenti in materia di diritti umani” con il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, il Premier britannico Rishi Sunak, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, i Primi ministri di Islanda, Albania e Portogallo oltre ai Presidenti di Ungheria e Lettonia, i vertici delle istituzioni europee, della Santa Sede, il vice-Presidente della Bulgaria e il ministro degli Esteri dell’Azerbaijan.

Nelle stesse ore, il presidente francese, Emanuel Macron, apriva all’Italia sulla questione dei migranti manifestando la volontà di collaborare.  “Meloni? Lavoreremo insieme, penso ci sarà l’occasione di incontrarci e di scambiare i nostri punti di vista”, aveva detto Macron, parlando alla stampa a margine dei lavori del Consiglio d’Europa a Reykjavik. “Bisogna lavorare con tutti gli Stati membri dell’Ue, è la mia filosofia”. “C’è soprattutto necessità di cooperare per le frontiere comuni, perché non sottovaluto che l’Italia è il Paese di primo approdo: subisce forte pressione e non si può lasciare sola. Dobbiamo costruire soluzioni comuni”, ha aggiunto. Una piccola giravolta, forse causata dal timore di Macron di restare isolato in Europa proprio sul tema dei migranti.

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