Malore improvviso, muore il giornalista Rai Massimo Milone. Fece lo scoop sul figlio di Maradona (video)

9 Mag 2023 15:07 - di Monica Pucci

Lutto del mondo del giornalismo. E’ morto a 67 anni Massimo Milone, già direttore di Rai Vaticano e caporedattore centrale del Tgr Campania, autore di uno “storico” scoop su Maradona. Milone è morto a Napoli, stroncato da un malore improvviso. I funerali si terranno domani, mercoledì 10 maggio, alle ore 11 nella chiesa dell’Arciconfraternita dei Pellegrini a Napoli. “Una grave perdita per Napoli e per tutto il giornalismo italiano”, scrive su Twitter il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Massimo Milone era uno straordinario professionista di grande sensibilità. A lui va la gratitudine e il ricordo della città”, aggiunge il primo cittadino. “Un grandissimo giornalista, un immenso uomo. Per me un Maestro ed un fratello maggiore”, scrive Antonello Perillo, vicedirettore Tgr Rai. ”L’Usigrai ricorda con affetto Massimo Milone, improvvisamente e prematuramente scomparso”. Così in una nota l’Esecutivo Usigrai ricorda Massimo Milone, già direttore di Rai Vaticano e caporedattore centrale del Tgr, morto oggi a 67 anni. ”Una vita spesa in Rai e per la Rai quella di Massimo Milone – scrive l’Usigrai – prima alla redazione della Tgr di Napoli, di cui era stato capo redattore centrale, poi alla guida di Rai Vaticano, da cui era andato in pensione poco tempo fa”.

Massimo Milone e quello scoop sul figlio di Maradona

Il 20 settembre del 1986, alla vigilia di Napoli-Udinese, seconda giornata del campionato di serie A, andò in onda un servizio del Tg della Rai destinato a fare la storia del calcio. Nella clinica Sanatrix di Napoli, il giornalista Massimo Milone intervistava una giovane donna che era nel letto con un bambino appena nato. Era Cristiana Sinagra e annunciava la nascita di Diego Armando Junior, nato da una relazione tra lei e il calciatore del Napoli. La città si schierò subito dalla parte di Maradona, il bambino fu registrato all’anagrafe dalla mamma ma non riconosciuto dal Pibe de Oro, se non dopo molti anni e al termine di un lungo braccio di ferro giudiziario.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *