Lollobrigida: “Manzoni fu un patriota che ha trasmesso i valori del matrimonio e della famiglia”
Non si sente punzecchiato dalle parole del presidente Mattarella sull’etnia (“La persona non l’etnia ha diritto di protezione”) ed esclude che il capo dello Stato nel suo intervento per i 150 anni dalla nascita di Manzoni potesse indirettamente riferirsi a lui. Il ministro della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, intervistato da Repubblica, lo dice chiaramente: “Se avesse voluto riferirsi a me, avrebbe fatto in modo che lo sapessi prima. Il 24 maggio sarò a una cena di Stato al Quirinale”.
Lollobrigida: non interpreto le parole del capo dello Stato
Lollobrigida non intende commentare né soppesare le parole dell’inquilino del Colle. Preferisce concentrarsi sulla figura del padre dei Promessi Sposi. E l’indiscutibile valore patriottico delle sue opere. “Io ascolto sempre con deferenza le parole del presidente della Repubblica, come quelle del Papa. Non penso che vadano interpretate. Altrimenti rischieremmo di strumentalizzarle”, spiega il ministro di Fratelli d’Italia. Che rispedisce al mittente la smania interpretativa della sinistra. Stanco degli attacchi pretestuosi di chi ha voluto sollevare un polverone per le sue parole sulla difesa dell’etnia italiana.
Manzoni ha trasmesso il concetto di matrimonio e famiglia
“Io posso solo citare la figura di Alessandro Manzoni, cui il presidente Mattarella si è ispirato ieri in occasione del 150mo anniversario della morte. C’è stato un autore italiano che più ha trasmesso il concetto di matrimonio e dunque di famiglia?”. La vocazione patriottica del grande scrittore italiano è indiscutibile, tutta la sua opera lo dimostra.
Il ministro di Fratelli d’Italia cita a memoria un passo di Marzo 1821. “L’Italia, per Manzoni, è “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”. C’era un forte contenuto patriottico nelle sue opere”, ripete.
La tutela dell’identità non è in discussione
“Come vede esistono autori che hanno affermato e difeso l’identità italiana. Si vuole discutere pure la tutela dell’identità? Ma quando mi soffermo io su questi temi, ormai, c’è sempre un attacco”. Dove sta lo scandalo nel parlare di etnia italiana? Lollobrigida chiarisce ancora una volta il suo pensiero, strapazzato dal mainstream.
“Non ho mai parlato di razza ma di etnia”
“Non ho mai parlato di razza ma di etnia, vista come raggruppamento che vede una lingua comune. Una collega del Pd, l’altro giorno, mi contestava pure l’uso della parola “ceppo”. Devo ricordare che anche Berlinguer parlava di Trieste e di cosa rappresentasse quella città in termini etnici? Io so solo che mi sono stufato di precisare in continuazione. Anzi, ho proprio rinunciato”.