La visita solitaria di Elly Schlein nei luoghi dell’alluvione: quasi si vergogna di farsi vedere
Alla fine anche la segretaria del Pd Elly Schlein fa capolino nelle zone colpite dall’alluvione in Romagna. Una visita sotto tono, che la numero uno del Nazareno affronta da ex amministratrice della Regione, orfana del governatore Bonaccini che 48 ore prima ha accolto a braccia aperte Giorgia Meloni e che, giusto poco fa, ha ringraziato premier e governo per la vicinanza dimostrata e la tempestività degli aiuti disposti. O meglio, per aver organizzato una gestione il più possibile condivisa dell’emergenza alluvione e dell’assistenza alla popolazione colpita, garantendo a cittadini, famiglie e aziende – con una piattaforma di proposte definita insieme dall’intero sistema regionale – ristori e sostegno rapidi e adeguati.
Per Elly Schlein una visita solitaria nei luoghi dell’alluvione
Ma rispetto a tutto questo, Elly Schlein, resta ai margini. Mediaticamente e politicamente, al punto che la sua visita nei territori devastati dalla furia dell’alluvione, passa quasi inosservata. Una trasferta mordi e fuggi in sordina, la sua, ed è forse giusto questa l’unica nota di rilievo della visita della segretaria Pd nei Comuni della valle del Santerno, sulle colline imolesi, tra i più colpiti da frane e smottamenti. Per la battagliera Elly al centro della narrazione romanzesca che i media di sinistra le hanno ritagliato addosso, niente flash e foto posate.
Niente passerelle o bagni di folla: la sua trasferta passa in sordina
Niente applausi, passerelle e strette di mano rilanciate sui social. Ma tanto timore di fischi, forse… Una missione in versione controfigura, quella della Schlein in Emilia Romagna, che smonta in poche ore la sceneggiatura sulla segretaria “armocromata”, imbastita in questi mesi dai quotidiani “amici”. Quelli che, a seconda dei casi, l’hanno ritratta ora come “santa Elly”, novella coefora pronta a precipitarsi sui luoghi della tragedia di Cutro. Ora come amazzone della radicalizzazione a sinistra, in prima fila a difendere le coppie che ricorrono alla gestazione per altri. E sempre e comunque super disponibile e solerte a incontrare eco-vandali, studenti, sardine e sindacalisti, inesorabilmente immortalata dalle immancabili macchine fotografiche e telecamere al seguito.
Elly Schelin in Emilia Romagna, sembra una controfigura di se stessa
Fino a ieri almeno. Oggi, infatti, con la sua rapida e silenziosa incursione nelle terre che ha contribuito ad amministrare; con la comparsa di Elly Schlein al nono giorno dell’alluvione, registrata dalle foto dalle campagne di Lugo e nei luoghi dove si è ripresentata dopo l’apocalisse e in veste di segretaria dem, passa praticamente inosservata. Niente flash, niente prese in braccio, niente bagni di folla per Elly nei territori colpiti nell’Appennino dalle frane e in Romagna dall’alluvione, perché come dimostrano la solitudine dei pochissimi scatti della giornata, Elly Schlein è ben lontana dal conquistare il cuore degli italiani. Almeno quanto, a detta dei sondaggi, è incline a perdere i consensi degli elettori…