Il decreto Cutro è legge. FdI: archiviata la stagione delle porte spalancate della sinistra

4 Mag 2023 18:17 - di Alessandra Parisi

Il decreto Cutro è legge. Dopo la fiducia posta ieri dal governo oggi la Camera ha detto il via libera definitiva al decreto legge sull’immigrazione. Che è passato con 179 voti favorevoli, 111 contrari e 3 astenuti. Messa nero su bianco la svolta del governo sui migranti, con un contrasto serrato agli scafisti. Reso ancora più necessaria dopo la tragedia del naufragio davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro nel quale morirono 100 migranti.

La Camera dà il via libero definitivo al decreto Cutro

Sarà tuttavia necessario un intervento, sul quale la sinistra ha speculato, per correggere l’articolo 7 ter del provvedimento. Che riguarda  la norma sulla domanda di protezione internazionale. Grande soddisfazione nel centrodestra che in Aula ha difeso il provvedimento gli scafisti di fronte alle critiche ideologiche della sinistra contro la presunta disumanità del governo, Laura Boldrini in testa.

Foti: siamo a una svolta, guerra senza quartiere agli scafisti

“Oggi l’Italia prende una posizione netta sulla regolarizzazione dei flussi legali E il relativo contrasto a quelli irregolari”, commenta soddisfatto Tommaso Foti. “Merito di questo provvedimento, fra le altre cose, è quello di inasprire le pene contro gli scafisti. Prevedendo una nuova fattispecie di reato nel caso di morte o lesioni con pene fino a 30 anni di reclusione”. Il capogruppo di FdI sottolinea che si tratta di una misura che porterà a una netta riduzione della tratta di esseri umani.  “Così che tragedie come quella di Cutro, e molte altre avvenute prima, non si ripetano più”.

De Corato: l’immigrazione è un problema europeo

Riccardo De Corato, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali e relatore in Aula del decreto, sottolinea la differenza di visione rispetto ai governi di centrosinistra che si sono succeduti negli ultimi anni. E che oggi dispensano lezioni e soluzioni. “L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, nei primi mesi della sua attività, ha mostrato un impegno senza precedenti sul dossier migratorio. Con una strategia di ampio respiro. Che ha avuto come primo risultato quello di far mettere nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo straordinario che l’immigrazione è un problema europeo. Che esige risposte europee”,

Prisco: sui flussi ci allineiamo alle altre nazioni europee

Il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco riassume gli obiettivi fissati da Palazzo Chigi. Agevolare i flussi di immigrati regolari e difendere le frontiere nazionali. “Nessuna tolleranza per gli scafisti. Trafficanti di esseri umani che espongono al rischio della vita quelli che a loro si affidano. Siamo determinati a mettere fine ad un periodo di lassismo”, spiega. “E ad allinearci così alle altre nazioni europee sul tema dei flussi migratori. In Italia entra e viene accolto solo chi arriva in maniera legale. È  l’unica maniera per evitare che si ripeta la tragedia delle stragi al largo delle nostre coste”.

Molteni: puntiamo a un’immigrazione di qualità e specializzata

Particolarmente soddisfatto il sottosegretario legista Nicola Molteni. Che parla di uno strumento indispensabile, in una visione Europea, per contrastare l’immigrazione illegale, scafisti e trafficanti di esseri umani. Ma soprattutto per rafforzare gli ingressi legali, “per una immigrazione di qualità e specializzata. E per una gestione dell’emergenza flussi più ordinata che non deve gravare sulle comunità locali”. Non basta un permesso di soggiorno o un titolo di ingresso per fare integrazione e reinserimento sociale, chiarisce. “Con questo pacchetto di norme rafforziamo le procedure in frontiera verso i ‘Paesi Sicuri’. Per avere tempi più rapidi per le domande di asilo e accoglienza. Per un’integrazione mirata e efficace per chi scappa da guerre e persecuzione. Revoca dell’accoglienza per i migranti che commettono danneggiamenti e violenze nei centri. Arresto differito nelle 48 ore per i migranti che commettono violenza su cose e persone. Più facilità e velocità di rimpatrio ed espulsione con allungamento del trattenimento nei Cpr”.

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