Giovanni Storti sferza Sala, sindaco green a giorni alterni: vuole cementificare sul verde per fare un museo della Resistenza

3 Mag 2023 14:25 - di Lara Rastellino
Giovanni Storti sindaco Sala

Non solo sicurezza, tra le gatte da pelare in questo periodo per Beppe Sala c’è anche la sfida green. Una sfida che il primo cittadino sembra voler affrontare, almeno in un caso che sta facendo rumore, con ruspe e cemento. Il sindaco, infatti, è finito in queste ore nel mirino di Giovanni Storti, il famoso componente del trio comico “Aldo, Giovanni e Giacomo”, che da tempo ormai dedica i suoi interventi social a tematiche ecologiste e ambientaliste. L’attore oggi, con una cliccatissima storia su Instagram (clicca qui per vederla), è andato all’attacco del primo cittadino che vuole cementificare un’area verde e storica per realizzare un palazzo da adibire a museo della Resistenza. Peccato che i cittadini – Storti compreso – non siano per niente d’accordo…

Giovanni Storti sferza il sindaco Sala

Alla faccia della città green tanto millantata nelle varie campagne elettorali e nel corso degli ormai due mandati, Sala punta all’area che oggi – sottolinea Il Giornale – «è presa in cura, tra gli altri, dal circolo dei Combattenti e Reduci dei bastioni di porta Volta: un’istituzione storica della città, un circolo ricreativo divenuto il punto di riferimento per il quartiere». Un’isola verde nella città, uno spazio a cielo aperto che il sindaco vuole ingombrare con un ennesimo palazzone e coprire di cemento nonostante la petizione per fermare il Comune abbia superato le 50mila firme. E non prima di aver fatto passare le ruspe sul glicine che troneggia in quegli spazi nella sua bellezza da almeno 80 anni. Via tutto del quartiere Sarpi-Garibaldi, è l’ultimo contesissimo motivo delle polemiche in corso, circolo ricreativo incluso.

Da Giovanni Storti, l’appello social con bacchettate a sindaco e giunta

Ma Giovanni Storti non ci sta, e lancia il suo appello che chiama a raccolta residenti e frequentatori del posto, un luogo simbolo e green che il sindaco ha deciso di asfaltare. E allora. «Perché costruire, perché aumentare ancora il cemento?», si chiede esterrefatto il comico milanese nell’incipit della sua seguitissima storia. «C’è un glicine magnifico, che ha quasi 80 anni, e un giardino magnifico di tigli dedicato a Lea Garofalo», prosegue Storti, sottolineando l’importanza del tributo alla donna che si è battuta contro la mafia pagando con la vita la sua battaglia.

«Se 50mila cittadini vogliono usufruire di questo già piccolo spazio verde, perché non ascoltarli?»

Una breve introduzione storica e sociale, quella dell’attore, che poi dilaniato tra sgomento e indignazione evidente, si rivolge direttamente a Sala dal suo profilo social. Chiama in causa la sua Giunta e, senza troppi giri di parole, ricorda a entrambe doveri e limiti dei loro compiti. Tra cui spicca, sottolinea Storti, il compito di amministrare la città anche secondo quelli che sono i desiderata e le necessità dei cittadini che hanno dato loro il mandato elettorale. «Se 50mila cittadini vogliono usufruire di questo già piccolo spazio verde, perché non ascoltarli? Lasciate la decisione anche a loro», tuona l’attore comico, milanese doc.

Le domande che imbarazzano Sala

E ancora. «Ora si sono inventati una costruzione e vogliono tagliare i due tigli e lasciar cadere questo glicine che ha quasi 80 anni. Perché signor sindaco? Giunta, perché aumentare il cemento? Lasciate la decisione de cittadini e fategli godere quel poco di verde in questa zona». Una domanda, quella che propone il comico, che in questo periodo circola insistentemente tra i milanesi in generale – e i residenti della zona, in particolare –. E una domanda che imbarazza Sala e la sua giunta. E non solo perché  sarebbe ovvio ricorrere ai tanti edifici in disuso che potrebbero essere recuperati allo scopo che il sindaco si è prefisso. Ma anche perché l’interrogativo che scatena mette in discussione parole e spot fin qui rivendicate dal sindaco, suscita un’ulteriore, amletico quesito: che fine ha fatto lo spirito green di Sala?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *