Comunali, urne aperte in 595 città. Riflettori puntati su Ancona e Brescia, teatri della sfida “clou”

14 Mag 2023 10:23 - di Bianca Conte
Comunali

Comunali al via: urne aperte dalle 7 di questa mattina. Dalla elezione del nuovo parlamento, e dal conseguente insediamento del governo di Giorgia Meloni nell’ottobre scorso, questo è il terzo appuntamento con il voto. Un test politico di tutto rispetto in cui, oltre a confermare le amministrazioni uscenti, la colazione di centrodestra ambisce a conquistare al centrosinistra (col Pd alla prova dell'”effetto Schlein”), le amministrazioni locali in sfida elettorale. E allora, riflettori puntati in particolare su Ancona e Brescia, città teatro degli unici due comizi che hanno ospitato i big dell’alleanza di governo.

Comunali, urne aperte: occhi puntati sulle sfide di Ancona e Brescia

Il centrodestra vuole riconquistare la «Leonessa» d’Italia. E non è un caso che i big Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani (in collegamento) e Maurizio Lupi abbiano scelto di chiudere venerdì la campagna elettorale nazionale proprio al Teatro Morato di Brescia, accanto al candidato sindaco Fabio Rolfi. Candidato che è stato già vicesindaco prima che iniziasse la giunta del Pd Emilio Del Bono. Dunque, nell’unico capoluogo di regione e nella città lombarda i leader di maggioranza si sono presentati uniti sul palco. Gli avversari del campo opposto invece no.

Il Pd alla prova dell'”effetto Schlein”

Così, mentre il Pd della Schlein punta a tenere le posizioni e alla scommessa ardua sulla riconquista di Pisa e Siena: ex roccaforti rosse già conquistate dal centrodestra. La situazione al momento dell’apertura dei seggi di questa mattina registra otto amministrazioni attualmente gestite dal centrodestra: Vicenza. Treviso. Terni. Sondrio. Imperia. Siena. Massa e Pisa. E quattro dal centrosinistra: Brindisi. Brescia. Teramo e Ancona. E una, Latina, che esce dalla gestione commissariale.

Centrodestra unito, Pd e M5S divisi al voto

Il capoluogo marchigiano rappresenta di sicuro un possibile punto di svolta per il centrodestra. Tre anni fa, infatti, la coalizione al governo è riuscita a strappare il feudo all’amministrazione regionale di centrosinistra grazie alla vittoria di Francesco Acquaroli. Oggi, a sfida appena aperta, sono concrete le possibilità di conquistare pure Ancona, dove la sindaca uscente Valeria Mancinelli, dopo dieci anni consecutivi di controllo della città, deve cedere comunque il passo. Alla prova delle urne anche Brescia: in città, occhi puntati sulla sfida elettorale dove il leghista Fabio Rolfi ha concrete chances di ipotecare la conquista del governo locale a fronte di un centrosinistra che arriva al voto diviso.

Comunali, Treviso: il sindaco uscente potrebbe risultare eletto già dal primo turno

E a proposito di divisioni in campo e schieramenti a ranghi compatti, il sindaco uscente di Treviso, Mario Conte, può affrontare discesa in campo e partita elettorale con disinvoltura e una certa sicurezza. Il competitor alla prova delle urne, infatti, potrebbe risultare eletto già dal primo turno. Nella città veneta, a seggi aperti, come in molti dei Comuni chiamati al voto, il fronte del centrosinistra è più che mai diviso: con Treviso “caso clou”, dove agli elettori si presentano un candidato ciascuno per Pd, M5S e Terzo Polo.

Comunali, le sfide decisive in calendario

Dunque, sfida elettorale al via: i seggi si sono aperti questa mattina alle 7 per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo nei giorni 28 e 29 maggio. Il voto interesserà 595 comuni per un numero di elettori pari a 4.587.877 (di cui 402.967 all’estero), distribuiti su 5.426 sezioni. In particolare, andranno al voto 13 comuni capoluogo, di cui un capoluogo di Regione (Ancona) e 12 capoluoghi di provincia (Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Terni, Latina, Teramo, Brindisi).

La tornata delle elezioni amministrative si concluderà a fine maggio

Le urne resteranno aperte oggi fino alle 23 e domani, 15 maggio, dalle 7 alle 15. Il turno delle elezioni amministrative della primavera 2023 – che ha già visto gli elettori in Friuli Venezia Giulia andare alle urne il 2 e 3 aprile in concomitanza con il voto delle regionali – si completerà quindi il 21 maggio, con le elezioni previste in Valle d’Aosta (un comune) e Trentino Alto Adige (tre comuni). Mentre il 28 e 29 maggio ci saranno le elezioni in Sicilia (128 comuni) e Sardegna (39 comuni).

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