Cancro al pancreas, da Roma una nuova cura: la radioterapia interna per poter operare

17 Mag 2023 13:56 - di Lucio Meo

“Una tecnica innovativa di radioterapia interna per rendere operabile un cancro al pancreas altrimenti inoperabile”. La metodica debutta all’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, che annuncia “il primo impianto in Italia di OncoSil*”, un “dispositivo mirato a ridurre il volume di un tumore del pancreas localmente avanzato” che non poteva essere trattato chirurgicamente, spiegano dalla struttura. L’intervento, effettuato per via endoscopica su un 65enne, risale all’11 maggio. “Ieri la prima visita di controllo, che ha confermato il successo dell’impianto, senza alcun effetto avverso – sottolineano i sanitari – e l’ottima reazione del paziente” che sarà ripreso in carico “per le successive rivalutazioni” e “per un successivo eventuale approccio chirurgico, in un percorso aziendale multidisciplinare già tracciato”.

Cancro al pancreas, dalla tecnica alla possibile cura

La tecnica – illustra il San Camillo in una nota – utilizza una procedura di brachiterapia, un tipo di radioterapia in cui una sorgente di radiazioni è collocata direttamente all’interno del corpo del paziente. L’intervento è stato eseguito nell’ambito dello studio europeo ‘Osprey’, che in Italia coinvolge anche il Policlinico Gemelli di Roma, l’Istituto del pancreas di Verona e l’Istituto nazionale umori di Milano. E’ il risultato di un anno di lavoro di squadra che ha coinvolto le unità di Medicina nucleare, Gastroenterologia, Oncologia, Chirurgia dei trapianti e Chirurgia generale e Fisica sanitaria del San Camillo-Forlanini.

“La ricerca, l’innovazione e il coraggio dei professionisti – dichiara il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Narciso Mostarda – possono far fare un salto di qualità alle cure, anche e soprattutto quando si tratta di patologie complesse o molto complesse, come quelle oncologiche, in questo caso uno dei tumori più aggressivi che conosciamo. C’è davvero bisogno di sperimentazione, della possibilità di costruire nuove vie per aggredire il tumore stesso. Il contributo di ognuno dei professionisti coinvolti è stato fondamentale per raggiungere questo traguardo”.

Il carcinoma più difficile da curare

Il carcinoma del pancreas (che aveva ucciso il calciatore Gianluca Vialli) – si ricorda nella nota – è il quarto per incidenza ed è l’unico che non ha mostrato nel tempo una riduzione nei tassi di mortalità, tanto negli uomini quanto nelle donne. In Italia nel 2020 sono state stimate circa 14.300 nuove diagnosi e 12.400 vittime. Nella maggior parte dei casi questo tumore ha un’evoluzione asintomatica e si presenta alla diagnosi in fase già avanzata. Ogni passo della ricerca e dell’innovazione tecnologica è quindi fondamentale.

Il dispositivo per brachiterapia OncoSil viene descritto come “un’innovazione nell’ambito del trattamento del tumore del pancreas poiché consente il posizionamento mirato e permanente per via endoscopica intra-tumorale di un ‘contenitore’ di microparticelle di Fosforo-32, un radioisotopo capace di emettere particelle altamente curative nel breve raggio in cui viene depositato”. Il trattamento è “minimamente invasivo” e “indirizzato ai casi di carcinoma pancreatico localmente avanzato, ritenuti alla diagnosi inoperabili, per ricondurli alla possibilità di un intervento chirurgico radicale”. Il primo trial su OncoSil a livello mondiale è del 2017: il 33% dei pazienti trattati sono tornati a essere operabili; la resezione chirurgica del tumore è stata eseguita in un quarto dei partecipanti allo studio e il rischio di morte si è ridotto del 20%.

Il caso del 65enne trattato al San Camillo “presentava notevoli difficoltà, tali da renderlo candidabile a un utilizzo a scopo formativo e rafforzare le esperienze sui prossimi impianti in altri centri europei – afferma Guido Ventroni, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina nucleare e responsabile clinico del trial internazionale per l’Ao capitolina – Il paziente ha reagito benissimo all’intervento, tanto da rendere possibile la sua dimissione già il giorno successivo”.

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