Calenda vede il diavolo in Renzi, Bersani ne approfitta e fa la sirena:«Carlo, vieni con noi»

17 Mag 2023 9:03 - di Fulvio Carro
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L’ultimo schiaffo che il suo ex alleato gli ha rifilato proprio non gli va giù. Carlo Calenda vede il diavolo quando vede o sente renziani nei paraggi. Prendere altre sberle non gli va e lo mette in chiaro: «Uno che ti scippa i parlamentari e poi ti chiede di andare insieme alle europee? Ho già dato e mi sono sbagliato io a fidarmi. perché Renzi ha fatto Renzi». Uno scontro di fuoco, quindi, che va avanti e che provoca gli appetiti di chi vuole approfittarne. Come Bersani, che subito fa la sirena, chiamando Calenda nel centrosinistra: «Renzi andrà dove l’ha sempre portato il cuore. Carlo ha un certo rigore, una cultura azionista vera». La Schlein gongola e spera che qualcosa si muova (verso di lei). E il leader di Iv replica tagliando corto: «Qualcuno si faccia delle domande…».

Calenda incalza, la Gelmini rincara la dose

Lo scontro si fa più acceso. «La campagna acquisti effettuata da Matteo Renzi – mentre tutta la dirigenza di Azione era impegnata nella campagna elettorale per le amministrative – à un chiaro atto di ostilità nei confronti di Azione, che allontana la prospettiva di alleanze future», afferma la portavoce di Azione, Mariastella Gelmini. «È molto contraddittorio sostenere che si vuole ricostruire un lavoro comune in vista delle Europee e contemporaneamente comportarsi nel modo in cui si è comportato il leader di Italia Viva. Quanto avvenuto è la prova di ciò che abbiamo sempre sostenuto: Matteo Renzi non ha mai convintamente voluto costruire alcunché». Per Azione «in politica i comportamenti sono importanti quanto i contenuti. Oggi abbiamo avuto la conferma che su questo piano le differenze con l’attuale leadership di Italia Viva sono abissali».

Scalfarotto: irresponsabili dichiarazioni

«Ho letto le dichiarazioni di Maria Stella Gelmini e le trovo francamente irresponsabili. In una situazione normale, buttare la responsabilità su altri per non guardare il malessere in casa propria sarebbe semplicemente inutile. In questo caso, con tutto il lavoro che c’è da fare, è peggio», dice Ivan Scalfarotto in un tweet,

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