“Bossi, Roccella, Speranza e altri 36 deputati rischiano il seggio”. Il centrodestra: fake news del M5s
Ci sono trentanove deputati (alcuni illustri, come il ministro Eugenio Roccella e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza) che rischiano di perdere il seggio in caso di riconteggio nei rispettivi collegi di elezione: lo riporta uno studio M5s che agita le acque in Parlamento. Al loro posto altrettanti deputati, che sono risultati “trombati” per una manciata di voti: tra i ripescati potrebbero esserci invece nomi noti come quelli di Valentina Vezzali e Lucia Annibali.
Decisivo il riconteggio delle schede nulle
Come nasce l’eventuale clamoroso ribaltone in Parlamento? Tutto nasce da uno studio commissionato dal Movimento cinque stelle al professore Michele Guaitini in vista delle scelte della giunta delle elezioni sulle schede nulle.
M5s lancia infatti l’allarme sulle possibili conseguenze di un ok in giunta delle elezioni della Camera all’emendamento della maggioranza che chiede che vengano considerate valide, ai fini di eventuali ricorsi, anche le schede annullate perché l’elettore ha messo la croce su più liste della stessa coalizione.
Lo studio parte dal caso più volte citato in giunta da M5s e che riguarda il ricorso relativo a un collegio uninominale della Calabria presentato dall’azzurro Andrea Gentile. Il collegio è stato vinto per 482 voti dalla pentastellata Anna Laura Orrico. Tuttavia, un riconteggio delle nulle potrebbe farle perdere il collegio in favore dell’azzurro. Orrico, però, non perderebbe il seggio dato che risulterebbe eletta al plurinominamile Calabria-P01 ai danni della collega Elisa Scutellà. In base al cosiddetto meccanismo del “flipper”, le conseguenze sono davvero imprevedibili. Parecchi dei nomi menzionati nella proiezione realizzata dal professore Guaitini riguardano deputati rientrati in Parlamento al termine dei riconteggi e solo per pochi voti.
Chi rischia? Ecco i nomi più noti. Il fondatore della Lega Umberto Bossi e la politica umbra Catia Polidori, il dem Andrea Casu e la signora Fratoianni, Elisabetta Piccolotti. In bilico, secondo l’analisi, tra gli altri, la ministra Eugenia Roccella, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, Roberto Giachetti o Gianni Cuperlo.
Il risultato delle elezioni del 25 settembre può essere ancora modificato
In base a questo studio, i rientri toccano nomi altrettanto eccellenti. Come Lucia Annibali, l’avvocatessa simbolo delle vittime della violenza degli ex, candidata in Toscana con il Terzo Polo. Secondo i calcoli dello studio commissionato da M5s, sarebbe sufficiente che sulle 58.240 schede nulle (a fronte di 1.887.990 voti validi), il centrodestra ne recuperasse 85 per modificare il riparto dei seggi in parecchie circoscrizioni. La conseguenza? Un seggio in più attribuito alla lista di Renzi e Calenda e un seggio in meno alla coalizione di centrosinistra, nello specifico al Pd con Marco Simiani. Secondo lo studio, non viene escluso, infine, che ci possa essere un beneficio per le liste che non hanno raggiunto il 3%. Segnatamente per +Europa che ha portato in parlamento solo Magi e Della Vedova, gli unici che hanno vinto all’uninominale.
Pittalis (Forza Italia): “Dal M5s disinformazione grottesca”
Ma il centrodestra va all’attacco accusando i pentastellati di fare disinformazione. “E’ una informazione artatamente falsa e falsificata e devo dire che assume toni grotteschi. Il tema è limitato a quattro ricorsi negli uninominali”, taglia corto Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia in giunta e presentatore dell’emendamento. Tra l’altro, attacca Pittalis, “tutto parte da una iniziativa di M5s nella scorsa legislatura”.
Nelle foto Ansa (Giachetti, Bossi, Speranza)