Alluvione, nomina commissario. Ciriani frena su Bonaccini: «Non giochiamo al totonomine»

24 Mag 2023 11:04 - di Redazione
Ciriani

«Bisogna che tutti facciano la loro parte, non è il momento delle polemiche, soprattutto quelle strumentali». A richiamare l’opposizione alle proprie responsabilità in una fase che esigerebbe ben altro spirito collaborativo, è il ministro Luca Ciriani. Dell’emergenza in Romagna, così come delle polemiche («di basso livello») sull’elezione di Chiara Colosimo alla presidenza dell’Antimafia e dei fondi del Pnrr, il titolare dei Rapporti con il Parlamento ha parlato al Tg Uno Mattina. Per quanto la sinistra cerchi di spostare l’attenzione sulle vicende dell’Antimafia, la priorità resta la situazione in Romagna.

Così il ministro Ciriani a Uno Mattina 

Ieri il governo ha stanziato 2 miliardi per fronteggiarsi i danni causati dall’alluvione e ora allestirà la struttura che dovrà utilizzarli. C’è chi pensa al governatore Stefano Bonaccini come commissario per l’emergenza, ma Ciriani ha frenato. «L’importante è spendere bene e in fretta queste risorse. Lo farà Bonaccini o un altro lo decideremo tra poco». Come anticipato, Ciriani non si è sottratto alle domande sull’elezione della Colosimo, bollando come «pretestuose, infondate e inventate» le polemiche inscenate dall’opposizione. «È una parlamentare che non ha scheletri nell’armadio – ha incalzato il ministro -. Dimostrerà con i fatti di essere una brava presidente».

«Priorità al dissesto idrogeologico»

Sul capitolo del Pnrr, Ciriani ha invece riferito notizie attinte dai tecnici e dal ministro Fitto, che ne coordina l’attività: «È difficile spostare i soldi già assegnati a destinazione diversa da quella prevista». Una soluzione potrebbe arrivare dalle «risorse assegnate alle Regioni e non ancora spese». Sul punto, il titolare dei Rapporti con il Parlamento ha esortato a tenere ben presenti le priorità. «Io mi terrei sulle cose che si possono fare e si possono fare in fretta e bene, tra cui quelle già assegnate per il dissesto idrogeologico nazionale». Quanto, invece, al Pnrr, «secondo me viaggia su un altro binario altrettanto importate e forse è meglio non confondere le cose».

 

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