Prezzo del gas ai minimi da 15 mesi: ci fosse stato il governo Draghi sarebbe la notizia del giorno
Il prezzo del gas al Ttf è sceso sotto i 40 euro. Una soglia così bassa non si registrava da 15 mesi: bisogna infatti tornare al gennaio 2022, e cioè prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, con i conseguenti sconvolgimenti legati ai tagli delle forniture dalla Russia, per trovare un prezzo così basso.
La scorsa settimana, secondo quanto comunica il Gme, il prezzo medio industriale del gas in Italia è stato di 45,19 euro/Mwh, in calo del 2,4% rispetto alla settimana precedente. Nei confronti della stessa settimana del 2022, la numero 16, il gas costa il 54,4% in meno.
Il prezzo del gas scende e gli stoccaggi italiani aumentano
Risale anche la quantità di gas negli stoccaggi italiani. In base ai dati di Agsi, Aggregated gas Storage Inventory, la percentuale al 22 aprile è del 62,79%, nettamente superiore alla media Ue che è del 57,6%. Le scorte tedesche si assestano invece al 65%.
Tutto questo accade nel giorno in cui l’Unione europea lancia la sua alleanza energetica con la Norvegia. Dall’inizio della guerra di Russia in Ucraina, Oslo è diventato il maggior fornitore di gas all’Europa (prima lo era Mosca), con circa il 30-40% delle forniture europee in arrivo da lì (aumentando la produzione 78 miliardi di metri cubi a 90 miliardi di metri cubi di gas). E il Paese si è impegnato a mantenere gli stessi livelli elevati per i prossimi 4 o 5 anni. “Questo è stato fondamentale per noi per prevenire letteralmente i blackout nell’Unione europea, è nei momenti di bisogno che conosci i tuoi veri amici”, ha ricordato von der Leyen. E Bruxelles non ha mai nascosto di voler trasformare la partnership sul gas in un’alleanza a tutto tondo sull’energia, sfruttando il potenziale verde della Norvegia.
Per l’Unione europea si tratta della seconda Alleanza verde (la prima è quella siglata nel 2021 con il Giappone) e quindi la Norvegia sarà la prima nazione continentale ad avere un’alleanza verde con l’Unione europea. La partnership si concentrerà sulle tecniche di cattura e stoccaggio del carbonio, sull’idrogeno rinnovabile e gli elettrolizzatori per la produzione e sulle rinnovabili offshore, in particolare l’eolico inshore e offshore.
Buone notizie, quindi, anche per i cittadini italiani: avranno visibilità sui giornali e nelle tramissioni di Annunziata, Gruber e degli altri? Improbabile. Una cosa è certa: con Draghi premier sarebbe stata da prima pagina.