Migranti, Weber (Ppe) scuote la Ue: «Occorre aiutare l’Italia. Pronti ad erigere muri»

17 Apr 2023 9:05 - di Michele Pezza
Weber

«Stiamo andando incontro a un’altra grande crisi migratoria in Europa. Ed è per questo che il Ppe sostiene pienamente il governo italiano nel dare priorità a questo tema a livello europeo». A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è il tedesco Manfred Weber, 50 anni, capogruppo dei Popolari all’Europarlamento di Strasburgo. Un’analisi, la sua, che coincide totalmente con quella di Giorgia Meloni circa l’impegno della Ue sul problema dei migranti. Fino al punto da indurre Weber a puntare il dito contro l’inazione dell’Europa. «Abbiamo bisogno di azioni comuni – dice – e ci rammarichiamo molto del fatto che da parte della Commissione e degli Stati Ue non ci sia molta consapevolezza, né ascolto né molta azione verso un problema serio».

Weber: «La solidarietà Ue non funziona»

Esattamente quel che sostiene il governo italiano quando sottolinea l’indifferenza Ue verso un problema che ci vedi gestire gli sbarchi praticamente da soli. La prossima emergenza si chiama Tunisia e il copione è sempre lo stesso. «A livello Ue la solidarietà non funziona», sottolinea Weber. Che spiega: «Quando abbiamo un numero così alto di arrivi e il governo italiano cerca di gestire le cose in modo serio, gli altri Paesi come la Germania e la Francia devono aiutare». E in modo molto concreto: «Il governo tedesco e quello francese devono portare volontariamente i migranti con un diritto di asilo sul loro territorio». Che Weber sia convinto di quel che dice è provato dall’emendamento del Ppe al bilancio europeo del 2024 finalizzato alla costruzione di muri alle frontiere esterne della Ue.

«Piano europeo per la Tunisia»

«I muri dovrebbero essere un’eccezione, l’ultima risposta – premette il capogruppo del Ppe -. Ma ma se non è possibile fermare in un’altro modo l’immigrazione clandestina, allora bisogna essere anche pronti a costruire le recinzioni». Tutti i Paesi ne stanno erigendo una. «Il Ppe – aggiunge – pensa che l’Ue debba finanziare queste recinzioni perché non si tratta di proteggere i confini nazionali ma quelli europei». Quelli italiani, tuttavia, sono in gran parte marittimi e questo rende la situazione «estremamente complicata». Perché in tal caso «la priorità è salvare vite umane». E qui Weber ringrazia le autorità e la Guardia costiera italiana. Per poi concludere: «Serve un piano europeo, la Commissione Ue e gli Stati membri devono presentare al prossimo Consiglio europeo una proposta concreta per la Tunisia».

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