Migranti, Weber (Ppe) dà ragione alla Meloni: “L’Italia non sia lasciata sola, serve una soluzione europea”

11 Nov 2022 16:18 - di Lorenza Mariani
Migranti

Lo ha detto Giorgia Meloni questa mattina affrontando il tema “migranti” nella conferenza stampa sul dl bollette quater: Lo ha ripetuto di lì a poco il presidente del Partito popolare europeo (Ppe) Manfred Weber, parlando con i giornalisti dopo un incontro con il premier a Palazzo Chigi: «Quello di cui abbiamo bisogno è una soluzione europea» alla questione dei migranti. «Una soluzione europea che preveda maggiore controllo dei confini. Protezione dei limiti territoriali e solidarietà in Europa». In questo contesto, ha aggiunto inoltre Weber, «l’Italia non deve essere lasciata da sola: serve una solidarietà europea».

Migranti, Weber: «L’Italia non sia lasciata sola. Serve una soluzione europea»

«Tutti devono prendersi le proprie responsabilità. Sul fronte del Mediterraneo è chiaro che dobbiamo prenderci cura di chi chiede aiuto, dobbiamo soccorrere le persone. Ma l’Italia non è da sola. E occorre essere solidali», ha ribadito con forza Weber, rilanciando anche un appello in tal senso: «Chiedo a tutti di fare tutto il possibile per una soluzione europea, perché l’Europa sta attraversando sfide comuni, come la crisi economica e la migrazione». E ancora. «Ogni Paese deve affrontare la sfida della migrazione – ha sostenuto Weber –. Non abbiamo bisogno di una battaglia tra la Francia e l’Italia o tra altri Paesi – ha quindi aggiunto il numero uno del Ppe – sottolineando che «la cosa più importante è la stabilità europea».

Migranti, Weber, «Italia e Francia trovino un’intesa»

Un equilibrio che la reazione spropositata e inattesa della Francia ha messo in discussione, alimentando tensioni e incomprensioni, esplose all’improvviso dopo una prima apertura concordata tra Parigi e Roma in merito all’approdo a Tolone della Ocean Viking: la prima nave Ong mai attraccata in Francia, con 234 persone a bordo. A fronte dei 90.000 migranti sbarcati sulle nostre coste in un anno, visto che – come ha precisato la stessa Meloni questa mattina in conferenza stampa – «tutte le Ong sono arrivate in Italia e, in nessun accordo è scritto che l’Italia è l’unico posto di sbarco».

Migranti, Meloni: «Abbiamo avuto dai cittadini un mandato per una gestione diversa»

Non solo. Come ha sottolineato questa mattina Giorgia Meloni, «abbiamo avuto dai cittadini un mandato per una gestione diversa» del tema migranti. Stante peraltro un pregresso per cui, finora, «dei migranti arrivati in Italia ne sono stati ricollocati appena 117: 38 in Francia. Segno che qualcosa non funziona. Allora cosa è che fa arrabbiare? Peraltro – ha puntualizzato Giorgia Meloni – ieri abbiamo fatto sbarcare seicento persone. Solo ieri… E di fronte a 234 persone saltano le relazioni diplomatiche? Questo dimostra che la situazione non può più essere questa».

Weber: «Il mandato degli italiani è stato chiaro: auguro grande successo al nuovo governo»

Rilievi inappuntabili, rispetto ai quali lo stesso Weber ha tenuto a rimarcare che «l’attuale governo italiano ha ottenuto la maggioranza. Il mandato da parte delle persone che hanno votato in suo favore. Ed è per questo che auguro buona fortuna e un grande successo a questo nuovo governo», auspicando «di lavorare insieme». Anche in considerazione del fatto che, ha aggiunto in calce Weber, «vedo che questo governo è immerso in una visione europea, come con Antonio Tajani. È evidente che ha una chiara visione europea: ed è quello di cui abbiamo bisogno ora. Un governo nazionale forte, un parlamento forte. Una visione europea forte», ha concluso il presidente del Ppe a margine dell’incontro con il premier Meloni.

Meglio isolare gli scafisti…

Una posizione solida, una linea precisa e una strategia risolutiva: di questo, anche secondo quanto dichiarato da Weber, c’è bisogno in questo momento in Italia e in Europa. E su questo ha commentato anche il premier Meloni invocando, sul tema migranti «la costruzione di una soluzione europea». In merito alla quale ha anche aggiunto: «La questione è stabilire che tutti hanno gli stessi diritti all’interno della Ue. Qualsiasi persona dotata di senno si rende conto che c’è un tema nazionale». Soprattutto in considerazione del fatto che si parla di «Europa della solidarietà e della condivisione». Per questo, ha concluso Meloni, «bisognerà trovare una sintesi». E su questo presupposto, anche un po’ sdrammatizzando, la Meloni ha chiosato con un “paradosso”: «L’Europa potrebbe anche decidere di affrontare questa materia isolando l’Italia. Ma io credo sarebbe meglio isolare gli scafisti». Ineccepibile.

 

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