Lavoro, Schlein fuori tempo massimo: intima al governo di convocare i sindacati, ma il governo l’ha già fatto
Scivolone comico per Elly Schlein, e – no – non si tratta di quello sul suo interesse per la armocromia. Nella giorno in cui si apprende che la segretaria Pd ha un’attenzione così elevata al suo look da affidarsi ai servizi professionali di una consulente che le suggerisce quali colori abbinare, un incidente restituisce l’idea che la stessa attenzione non investa altri ambiti. La leader dem, infatti, ha intimato al governo di convocare i sindacati per discutere del decreto lavoro, che sarà sul tavolo del Cdm del 1° maggio. Peccato, però, che il governo li avesse già convocati.
Elly Schlein fuori tempo massimo
La tempistica che si ricava dall’agenzia di stampa Adnkronos è questa: alle 14.27 viene battuta la notizia della convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi, per domenica 30 aprile, in vista del Cdm fissato per il 1° maggio; alle 15.15 la stessa Adnkronos, con tanto di flash che caratterizza le notizie più significative, batte questo titolo «Lavoro: Schlein, “dl governo senza confronto con sindacati, ennesimo passo falso”». Il testo integrale, diffuso tre minuti dopo, è una delle solite lezioncine dem: dopo aver ricordato il Cdm del 1° maggio, Schlein avverte sul fatto che «i contenuti del provvedimento sono stati definiti senza aver minimamente consultato le organizzazioni sindacali» e che «un decreto lavoro scritto senza dialogare con le organizzazioni che i lavoratori li rappresentano è una contraddizione evidente, l’ennesimo passo falso di un esecutivo che preferisce la propaganda unilaterale al confronto con le parti sociali».
La segretaria dem: “Il governo convochi i sindacati”. Ma il governo li ha già convocati
Dunque, intima la segretaria Pd, «il governo cambi rotta e chiami al tavolo Cgil, Cisl e Uil concordando le modifiche necessarie per evitare che il decreto precarizzi ulteriormente il lavoro e indebolisca in modo irreparabile gli strumenti per contrastare l’emarginazione sociale». Ora, a parte il fatto che esistono anche altri sindacati, primo fra tutti l’Ugl, e infatti opportunamente il comunicato di Palazzo Chigi parla di «organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale», è evidente l’effetto comico suscitato dalla sequenza di notizie: ma come Elly Schlein, così avanti su tutto, si ricorda dei sindacati fuori tempo massimo? Assumiamo pure la benevola ipotesi che il ritardo sia imputabile all’agenzia di stampa: cambia qualcosa, posto che del Cdm del 1° maggio si sa da una settimana?
Sbarra: “Dal governo segnale di attenzione e rispetto del ruolo del sindacato”
Comunque, mentre aspettiamo di leggere domani ricostruzioni sul fatto che Schlein ha costretto Meloni a convocare i sindacati, prendiamo atto delle parole del leader della Cisl, Luigi Sbarra, per il quale «la convocazione del premier Meloni domenica alla vigilia del varo da parte del governo di alcuni provvedimenti importanti su cuneo fiscale, reddito di inclusione e misure di avviamento al lavoro un segnale di attenzione e di rispetto del ruolo del sindacato». «La Cisl – ha aggiunto Sbarra – è pronta a confrontarsi nel merito con le nostre proposte come abbiamo sempre fatto».