Incidente alla Camera archiviato, Ciriani: “Grave ma fortuito. Dal governo ottimi risultati”

29 Apr 2023 8:32 - di Sara De Vico

“Sinceramente, era impossibile immaginare che succedesse una cosa del genere. I deputati erano stati avvertiti per mail, per whatsapp, nelle chat di partito, dai capigruppo, dai dipartimenti”. Luca Ciriani non si aspettava l’incidente alla Camera che ha provocato la bocciatura del Def, poi approvato ieri in seconda battuta. In un lungo colloquio con il Corriere della Sera, il ministro per i Rapporti con il Parlamento non minimizza l’accaduto, “è gravissimo”.

Incidente alla Camera, Ciriani: è grave, non me l’aspettavo

Poi spiega: “Alla Camera, a differenza del Senato, c’è la sensazione e ormai l’abitudine di avere una larga maggioranza. E questo può provocare comportamenti irresponsabili. A Palazzo Madama la paura, la tensione, sono costanti. A Montecitorio no. In tanti purtroppo hanno pensato che la loro assenza non avrebbe provocato nulla. Che tanto c’erano molti altri in Aula a votare”. Un atteggiamento comunque ingiustificabile che – sottolinea Ciriani – ha fatto molto arrabbiare il premier Meloni. “Lei sta lavorando incessantemente per il Paese, era in un importante bilaterale. Queste cose non fanno certo piacere”.

“Alla Camera si ha la sensazione di avere sempre una larga maggioranza”

I parlamentari devono sapere e rendersi conto di cosa votano, anche l’inesperienza non giustifica assenze o ritardi, dice ancora commentando le parole del ministro Giorgetti. Ciriani però rifiuta la conta delle assenze e la colpevolizzazione di un partito piuttosto che un altro. “Siamo una maggioranza e dobbiamo agire uniti, sempre“. Detto questo nega che dietro l’incidente numerico ci sia un segnale politico.

Non ci sono retroscena, la realtà è banale

“Inutile cercare retroscena o strane interpretazioni, purtroppo è andata così, la realtà è più banale dell’immaginazione. Abbiamo avuto in altri momenti qualche tensione, ma stavolta proprio no. L’opposizione fa il suo mestiere, noi il nostro. E tocca alla maggioranza assicurare che i propri provvedimenti abbiano i voti e siano autosufficienti”. Riflettori accesi anche sulla necessità di modificare il regolamento della Camera dopo il taglio di un terzo dei parlamentari.

Servirebbe una modifica del regolamento

“Indipendentemente da questo voto”, dice il ministro Ciriani, “credo che servirebbe una modifica del regolamento della Camera, che a differenza del Senato non l’ha mai rinnovato. Adesso ci sono procedure diverse, e questo complica per tutti il lavoro. Ma è materia parlamentare e non di governo, quindi noi non ci entreremo assolutamente”.

“Il governo si sta muovendo bene su tutti i fronti”

Alle opposizioni che processano il governo accusandolo di non essere ‘pronto’ risponde con i fatti.  “Governare è difficile per tutti, in Italia particolarmente. Ma ricorderei cosa si diceva quando siamo arrivati. Che saremmo stati travolti da una crisi senza speranze. Che i costi dell’energia avrebbero mandato il Paese in malora.  Gli scenari erano spaventosi. Invece, abbiamo saputo affrontare al meglio il caro bollette. Ed è una vittoria del governo Meloni. Ci stiamo muovendo sul fronte del lavoro, dei tagli fiscali e sullo stesso Pnrr. Sappiamo che è un percorso difficile ma prenderemo tutti i fondi che ci spettano”. E poi la crescita del Pil,  il doppio di quella prevista, parla da sola.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *