Incidente chiuso, il centrodestra si scusa e approva il Def. Bagarre in aula, la sinistra non ci sta

28 Apr 2023 11:51 - di Alessandra Parisi

Def atto secondo. Il giorno dopo l’incidente a Montecitorio sul mancato quorum sulla risoluzione del governo sullo scostamento di bilancio la Camera torna a votare. E, al termine di una seduta incandescente,  dà il via libera alla nuova relazione modificata nelle premesse, che passa con 221 sì.

Def, il centrodestra si scusa: ci assumiamo le nostre responsabilità

La giornata si apre con i chiarimenti del centrodestra. E anche l’ammissione dello scivolone. “Ieri eravamo qui, non eravamo a casa. Non c’era nessuno a spasso. Noi ieri eravamo presenti in Aula, avevamo 5 assenti come Fdi, la maggior parte dei quali per ragioni di salute. Detto questo, noi ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità”. Così Andrea Tremaglia di Fratelli d’Italia intervenendo in Aula. “Dobbiamo chiedere scusa ai nostri elettori e al governo, che sta lavorando bene. Dobbiamo chiedere scusa, io personalmente, al presidente Meloni, la quale a noi di Fdi ha dato sempre esempio di umiltà e di serietà”.

Seduta incadescente, volano urla e spintoni

Ma alla sinistra non basta. Il dibattito in aula si scalda quando il capogruppo di FdI, Tommaso Foti prende la parola tra le proteste delle opposizioni. Tanto che il presidente Fontana è costretto a sospendere la seduta per alcuni minuti. Mentre parla Foti, Nico Stumpo del Pd si scaglia verso i banchi di Fdi. Il capogruppo di FdI contesta la Serracchiani per aver detto che Andrea Delmastro doveva dimettersi per la sua assenza di ieri in Aula. “Peccato che alla fine l’unica che si è dimessa è stata lei”. A quel punto i deputati del Pd iniziano a lasciare l’Aula mentre da Fdi si urla “Fuori, Fuori!”. Poco prima, al termine del suo intervento Angelo Bonelli ha avuto un malore ed è stata ricoverato al Policlinico Gemelli per accertamenti.

Foti: “Il senso di responsabilità viene prima di ogni altra cosa”

“Consiglierei alle opposizioni di guardare alle loro assenze, non esiste un ponte per la maggioranza e un ponte per l’opposizione. Esiste un comune senso di responsabilità”, scandisce Foti tra gli applausi del centrodestra. Fratelli d’Italia non accetta lezioni di istituzioni – incalza – da chi “guarda caso proprio ieri ha scelto l’Aventino in Commissione giustizia. Solo perché si era presentato il sottosegretario Delmastro nel pieno delle sue funzioni”. Insomma non ci sta a subire le intemperanze delle opposizioni che gridano alla crisi di governo per un incidente tecnico. Che certo si poteva evitare ma che oggi è stato sanato a tempo di record con l’approvazione.

“È una ruota che gira, magari il problema si ripresenterà ad altri”

“Il senso di responsabilità viene prima di ogni altra cosa”,  conclude Foti. “Anche se non possiamo dimenticare che alcuni quorum funzionali per rendere efficaci le votazioni, che sono stati stabiliti quando questa Camera era di 630 componenti, sono rimasti immutati nonostante la Camera sia stata ridotta a 400 componenti. È una ruota che gira, magari il problema si ripresenterà anche ad altri”. “Ci prendiamo la nostra quota di responsabilità ma non c’è nessuna crisi politica. Nessun messaggio che si voleva dare a qualche ministro”, chiarisce il capogruppo leghista Molinari. “E anzi per quando riguarda Giorgetti gli diciamo ‘grazie’ per quanto ha fatto”.

Braga: siete inaffidabili, nemmeno patrioti

Pd e 5Stelle restano sulle barricate e aggiungono benzina sul fuoco. Non ci sta Chiara Braga, capogruppo dem. “Non siete affidabili, nemmeno patrioti. Non sapete cosa significa avere la responsabilità di guidare un grande Paese come l’Italia. Almeno potevate chiedere scusa, lo hanno fatto alcuni, agli italiani per la pessima figura che avete fatto fare al nostro Paese”.

Schlein e Conte soffiano sul fuoco

Elly Schlein insiste con il mantra dell’incapacità del governo Meloni (“non sono pronti, come avevano detto”). Identica la dichiarazione di Giuseppe Conte, spiazzato dal voto della Camera. “L’approvazione di oggi non toglie nulla alla pagina che questa maggioranza ha scritto ieri, l’ennesima dimostrazione di incapacità”. Dal centrodestra tutti sottolineano che l’incidente di ieri non doveva accadere, ma si è subito rimediato in tempo record. Ieri c’è stata confusione, forse superficialità, ma non esistono problemi politici sulla tenuta della maggioranza. Che è ampia e solida, sottolinea il capogruppo azzurro Paolo Barelli.

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