Il Pd celebra i cento anni del partigiano Teppa che si macchiò della strage di Schio. Gasparri: vergogna comunista

7 Apr 2023 18:20 - di Redazione
strage Schio

“Mentre viene fatta la Tac ad ogni affermazione del più periferico rappresentante del centrodestra, sorprende il silenzio della grande informazione sulla vicenda sconcertante che si è verificata a Schio, dove esponenti del Pd hanno celebrato, ‘in pompa magna’, come riferiscono alcune cronache, Valentino Bortoloso che ha compiuto cento anni. Si tratta di un famigerato assassino che, nel luglio del 1945, fu responsabile dell’uccisione di 54 uomini e donne delle carceri di Schio“. Così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.

“La strage avvenne a guerra finita ma, si legge oggi in uno scritto del docente Marco Cimmino: ‘La rabbia belluina di Bortoloso e dei suoi soci non poteva permettere che questi prigionieri la scampassero. Così, li ammazzarono, brutalmente, come si fa con i cani rabbiosi, contro ogni legge umana e divina’ – ricorda Gasparri- . Del resto il Bortoloso aveva scelto come nome di battaglia ‘Teppa’. Benché condannato per questi suoi crimini fu poi amnistiato”.

“E oggi viene celebrato in Veneto da esponenti del Pd. Cosa ha da dire la Schlein, cosa hanno da dire i nuovi capigruppo del partito democratico, Boccia e Braga? Una vicenda turpe e vergognosa che disonora il partito democratico e l’Italia. Avere reso pubblici onori a uno stragista è un’onta che ricade sul partito che ha organizzato questa celebrazione. Attendiamo le scuse pubbliche della Schlein e di tutti i dirigenti del Pd coinvolti in questa inquietante vicenda. Festeggiare uno stragista è un’autentica vergogna. Più vergognoso ancora è il silenzio dell’informazione su questo atto veramente inquietante e indefinibile”.

Era stato lui stesso, Teppa, a chiedere che i media rimanessero lontani, che non si accendessero riflettori sulla festa per i suoi 100 anni. Ma a “tradirlo”, involontariamente – riporta il Giornale di Vicenza – questa volta è stata nientemeno che colei che lo ha onorato, la capogruppo del Pd in consiglio comunale Giulia Andrian. Il suo post pubblico su Facebook non è passato inosservato e ora gli esponenti del partito democratico di Schio sono nel mirino per aver appunto festeggiato un uomo che si è macchiato di crimini orribili.

Giampaolo Pansa ricorda alcune storie degli uccisi di Schio: “Fra gli uccisi c’era anche una casalinga di 68 anni, Elisa Stella. Aveva affittato un alloggio a un tizio che, dopo un po’, si era rifiutato di pagarle l’affitto. Alle proteste della padrona di casa, l’inquilino moroso, nel frattempo diventato partigiano, pensò bene di denunciarla come pericolosa fascista. La donna fu arrestata, rinchiusa nel carcere di Via Baratto e qui finì nel mucchio dei trucidati il 6 luglio”.

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