FdI, gossip infame contro Rachele Silvestri. “Costretta a fare il test del Dna a mio figlio”. Solidarietà bipartisan
Gossip infamante contro Rachele Silvestri, deputata di Fratelli d’Italia, eletta nella passata legislatura con il Movimento 5 stelle, poi passata al Gruppo Misto e quindi al partito di Giorgia Meloni. Vittima dei professionisti della menzogna, la parlamentare ha scritto una bellissima lettera al Corriere della Sera nell’edizioni oggi in edicola. “Sono stata costretta a fare il test di paternità per mio figlio di soli tre mesi. E il padre è proprio Fabio, il mio compagno. Naturalmente, non avevo dubbi“. E “Ho scelto di rendere pubblica questa storia per tutelare mio figlio e Fabio, legittimo papà e mio amato compagno”. Una costrizione conseguenza di una infame menzogna. Quel che le è accaduto fa ribrezzo.
Gossip infame contro la famiglia di Rachele Silvestri
“Circa un mese fa, una persona amica mi racconta che gira la voce che il mio bambino non sarebbe figlio del mio compagno, ma di un politico molto influente di Fratelli d’Italia, a sua volta sposato. Mio figlio sarebbe, quindi, nato da una relazione clandestina, grazie alla quale io avrei anche ottenuto la mia candidatura”. Schifezza nella schifezza. “Riuscite soltanto a immaginare come mi sono sentita? Non bisogna essere una donna per capire lo schifo, la violenza, l’umiliazione. Mi chiedo: ma in quanti modi il corpo di una donna può essere violato, calpestato, abusato? Quante volte il dono della procreazione può essere strumentalizzato e degradato? In nome di cosa è giustificabile la violenza su un bambino appena nato?”.
Silvestri in una lettera al Corriere denuncia l’orrore contro la sua famiglia
Rachele Silvestri ha passato un periodo infernale. Racconta: “Non so chi sia stato. Molti, però, hanno scelto di condividere -lamenta la deputata di Fratelli d’Italia- una evidente calunnia: di telefono in telefono, di chat in chat, rendendosi complici di questo schifo. E anche chi sa, ma ha deciso di non parlare, lo è. Alla fine, la presunta notizia è uscita su qualche organo d’informazione e molti giornalisti mi hanno telefonato chiedendo un commento. L’unica cosa che so è che, chi si è inventato questa storia, è un uomo, probabilmente un politico”. Come si puo arrivare così in basso? “Qualcuno dice che la calunnia sia stata pensata per attaccare alcune figure del mio partito; magari per insinuare un degrado da basso impero. Altri mi dicono che sia nato da cacicchi in cerca di gloria. Qualunque sia la ragione, mi fa orrore”.
Solidarietà dalle parlamentari del Pd
Perché più che la politica è in ballo la civiltà, scrive: “Perché se non condividiamo i principi fondamentali di una civile convivenza, che va oltre le legittime convinzioni politiche, non c’è alcuna speranza per la nostra società”. “Ho scelto di rendere pubblica questa storia per tutelare mio figlio e Fabio, legittimo papà e mio amato compagno. Tutto quello che ho passato nell’ultimo periodo, mi ha portato a ricordare e fare mie le parole del premio Nobel per la pace, Elie Wiesel, quando dice: ‘Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima’. Il mio augurio -conclude Silvestri- è che nessuno sia indulgente con l’autore della calunnia e con chi contribuisce a diffonderla: non siate neutri, abbiate il coraggio di spezzare la catena dell’indifferenza”.
“Notizie false cammiano sugli stereoptipi che dobbiamo combattere tutte insieme”
La solidarietà è stata unanime. Tante le voci che dal Pd si sono levate a commentare la miseria umana di cui è stata vittima la parlamentare di FdI: “Solidarietà a Rachele Silvestri. La sua coraggiosa denuncia colpisce tutti ma richiama soprattutto le donne a sostenere le altre donne nel difendere lo spazio di libertà e autodeterminazione che ogni giorno ci conquistiamo con tanta fatica”. Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati. “Notizie false come quella su suo figlio camminano su pregiudizi e stereotipi contro le donne che dobbiamo contrastare tutte insieme”, scrive su Twitter la senatrice del Pd Valeria Valente. “Sono tanti i modi di ridurre le donne al loro corpo e di offenderlo. A lei la mia solidarietà”, dice la senatrice del Pd, Cecilia D’Elia.
Fdi si stringe attorno alla Silvestri: “Danno esistenziale enorme”
Naturalmente al suo fianco sono le colleghe di FdI. Profondamente scosse dal gossip infamante della collega. Augusta Montaruli parla di “danno esistenziale enorme che l’ha colpita come donna, madre e politica in modo vergognoso. Si parla bene di difesa delle donne ma l’8 marzo regnava ovunque lo spettegolezzo, il chiacchiericcio; la diffamazione, l’infamia”. Aggiunge la parlamentare: “Oggi dalle pagine del Corriere, Rachele è stata costretta a difendersi da quella spazzatura, inchiodando i professionisti della menzogna. Ma nessuno potrà restituire a lei e alle persone colpite il torto subito”. Chi alimenta simili bassezze sono “frustrati autori della disinformazione che inventano fake news probabilmente perché ciò che è finto nelle nostre vite è vero nelle loro, tanto da fargli dimenticare la linea di demarcazione”, conclude la parlamentare di Fdi.
“Ritrovi laserenità di cui ha diritto”
“Verrà il tempo in cui queste cialtronate verranno spazzate via dalla civiltà degli umani comportamenti. Ma nostro dovere è combatterle insieme: adesso”, aggiunge Alessia Ambrosi di FdI. La senatrice Domenica Spinelli si augura che “che la lettera che, con mirabile coraggio, Rachele ha inviato al ‘Corriere della Sera’ serva a chiudere una volta per tutte questa squallida faccenda. E le riconsegni la serenità di cui lei, come ogni donna e madre, ha diritto insieme al suo compagno e a suo figlio. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli.