Emanuela Orlandi, il fratello Pietro sarà ricevuto in Vaticano. La conferma della Santa Sede
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, martedì sarà ricevuto dal Promotore di Giustizia del Vaticano, Alessandro Diddi. L’incontro, del quale Orlandi aveva parlato un paio di giorni fa, è stato confermato dal portavoce della Santa Sede, Matteo Bruni, che ha spiegato che a richiederlo è stato lo stesso fratello di Emanuela, il quale “sarà accompagnato dal proprio avvocato (Laura Sgrò, ndr), al fine di rendere proprie dichiarazioni e offrire eventuali informazioni in suo possesso nell’ambito del fascicolo aperto dal promotore di Giustizia Vaticano a gennaio di quest’anno, a seguito di alcune recenti dichiarazioni sulla scomparsa della sorella”.
Il Vaticano: “C’è la volontà di fare chiarezza con ogni possibile azione”
L’Ufficio del Promotore ha quindi parlato della “volontà della Santa Sede di fare chiarezza sulla vicenda, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di Pietro Orlandi, intraprendendo ogni azione possibile al fine di giungere ad una ricostruzione accurata degli eventi, per quanto di propria competenza”.
La soddisfazione della famiglia: “Abbiamo fiducia”
La famiglia di Emanuela, il cui caso sarà oggetto anche di una Commissione d’inchiesta parlamentare approvata pochi giorni fa, ha manifestato la propria soddisfazione attraverso l’avvocato Sgrò. “Siamo contenti. Sono anni – ha ricordato il legale all’agenzia di stampa Adnkronos – che chiedevamo di poterci incontrare anche nello spirito di Sua Santità che ci aveva invitato a rivolgerci al Promotore di giustizia. Speriamo sia un momento di condivisione fruttuoso, di ricerca della verità”.
Per l’avvocato, “se il Promotore si pronuncia in una certa maniera, lo fa perché c’è la volontà che ha ricevuto dal Papa. Nessuno si azzarderebbe mai ad attribuire al Papa pubblicamente parole che non sono sue. È un momento in cui abbiamo fiducia. Il nostro intento è quello di una collaborazione fruttuosa. Noi non ce l’abbiamo con nessuno, vogliamo solo la verità, che si può ricercare con il nostro lavoro e il lavoro attento degli inquirenti”.
Il legale degli Orlandi: “Dopo 40 anni Emanuela deve tornare a casa, viva o morta”
“Noi – ha quindi spiegato l’avvocato Sgrò – porteremo al Promotore tutte le informazioni che abbiamo nell’intento di condividerle”. In particolare, negli ultimi tempi ha ripreso slancio la cosiddetta “pista inglese”, secondo la quale Emanuela dopo il rapimento sarebbe stata trasferita a Londra e ritenuta valida da Pietro. “Speriamo e crediamo nella volontà del Papa di fare chiarezza. Siamo a disposizione dell’ufficio del Promotore nella chiara ottica collaborativa. L’intento è quello di riportare Emanuela a casa, viva o morta. Dopo 40 anni – ha sottolineato il legale – deve tornare a casa”.