Dopo Ramelli, Frassinetti al liceo di Fausto Tinelli. I compagni protestano: vuole equiparare vittime e carnefici
Ma c’è chi ha troppo a cuore il clima di odio e di contrapposizione e così, dopo avere contestato l’omaggio di Frassinetti alla targa per Sergio Ramelli all’istituto Molinari, tornano ad avere eco i deliri di Memoria Antifascista. Da notare che il 13 marzo, recandosi al Molinari, Frassinetti era accompagnata da Bruno Tinelli, fratello di Fausto. Eppure il gesto è stato ignorato a vantaggio della becera propaganda contro la destra.
Secondo Memoria Antifascista Frassinetti vorrebbe “riscrivere la storia nascondendo la violenza fascista”. E vorrebbe mettere sullo stesso piano vittime e carnefici con “la falsa equiparazione Sergio Ramelli/Fausto e Iaio”. Ramelli dunque, per queste raffinate menti, sarebbe un “carnefice”. “La falsa equiparazione Sergio Ramelli/Fausto e Iaio, come la falsa narrazione della violenza tra giovani – recita il comunicato – quale marchio caratterizzante della gravità e della complessità degli anni Settanta continuamente riproposta dalla destra radicale al governo, dimostra il tentativo di nascondere e cancellare responsabilità dirette”.
dimostra il tentativo di nascondere e cancellare responsabilità dirette – prosegue Memoria Antifascista nel comunicato -. Questa operazione di riscrivere la storia si è rafforzata con il nuovo governo, fin dal suo insediamento il messaggio identitario si è rivolto non solo all’elettorato ma a tutta la galassia neofascista che ora si sente autorizzata e protetta ad attaccare tutto ciò che ha a che fare con l’antifascismo. L’asticella delle menzogne si alza sempre di più, senza un reale contrasto a livello istituzionale, con le ultime parole espresse da Ignazio La Russa in relazione alle Fosse Ardeatine sostenendo il falso storico sull’azione partigiana di via Rasella più volte smentito dagli studiosi”
Come preannunciato, sempre lo scorso 13 marzo, Frassinetti il 29 aprile sarà anche presente alla tradizionale commemorazione di Sergio Ramelli ai giardini di via Pinturicchio. L’anno scorso alla cerimonia ufficiale di fronte al cippo avevano partecipato anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e i vertici nazionali e regionali di Fratelli d’Italia.