Barbara Bouchet: “Sono femminista e godo vedendo la Meloni a capo del governo”

17 Apr 2023 9:33 - di Marta Lima

In una lunga intervista alla Stampa, Barbara Bouchet parla della sua carriera a tutto tondo, dell’attuale panorama artistico e della sua idea di politica che passa anche per un elogio a Giorgia Meloni. Centoventi film, grandi attori come compagni di viaggio, anche qualche amica, non senza qualche gelosia reciproca, come quella che manifestava Monica Vitti. “Abbiamo lavorato insieme sul set di Anatra all’Arancia di Salce. Lei non mi voleva perché ero bionda: voleva essere l’unica bionda. E allora io mi presentai al provino con una parrucca nera e andò tutto bene. Mi è sempre piaciuto cambiare il mio aspetto. Quei capelli neri mi aiutarono a uscire fuori me ed entrare meglio nel personaggio”.

Barbara Bouchet, il figlio chef e il femminismo alla Meloni

Non  manca la domanda sul figlio chef di nome, Alessandro Borghese: “Cucina per me quando vado al suo ristorante”. Barbara Bouchet si è sposata con l’attore e imprenditore napoletano Luigi Borghese, scomparso nel 2006. La coppia ha avuto due figli: Massimiliano e Alessandro. Quest’ultimo è il famoso chef italiano che ha portato la sua passione per la cucina e la ristorazione anche sul piccolo schermo lanciando il format 4 ristoranti.

Poi Barbara Bouchet passa alla parte più “politica” dell’intervista, nella quale dice cose importanti, anche senza spingersi al punto da dichiarare una propria appartenenza. Tre le domande che mettono a fuoco il suo profilo, Lei è femminista? “Certo”. Che significa?
“Che sto dalla parte delle donne”. Le piace Giorgia Meloni? “Per adesso, sì. E mi godo che ci sia, finalmente, una donna a guidare il Paese”. Poi la Bouchet sostiene di appoggiare le battaglie Lgbtq+. “E sa perché? Perché a me interessano le persone, del genere mi importa poco”. Lei è di destra o di sinistra? “Centrale. La politica non mi piace, non mi è mai piaciuta”. Legalizzerebbe la prostituzione? “Sì. Penso che nessuno farebbe quel lavoro se non avesse dei disagi, e allora lo Stato ha un dovere di protezione e tutela”.

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