Amianto, dal Piano oncologico nazionale alla bonifica del territorio: massima attenzione da FdI e governo
Continuare a bonificare il territorio e incrementare sempre di più le azioni a sostegno dei malati oncologici, attraverso il rafforzamento dei fondi. Sono le due direttrici lungo cui si muove l’azione del governo per affrontare il problema dell’amianto. La questione è stata al centro di una conferenza stampa, “Liberi dall’amianto”, organizzata da FdI al Senato alla vigilia della Giornata mondiale delle vittime dell’amianto che ricorre domani . “In Italia ci sono 23 milioni di tonnellate di amianto da bonificare, si tratta di un problema che non si potrà risolvere nel giro di pochi anni, ma sul quale l’attuale governo sta riponendo molta attenzione, agendo sia sul proseguimento dell’opera di bonifica che sull’assistenza alle vittime dell’amianto attraverso misure di incremento sia del fondo sanitario nazionale che di aumento dei fondi per i malati oncologici”, ha spiegato la coordinatrice nazionale del Dipartimento vittime di FdI, Cinzia Pellegrino.
Pellegrino: “L’Italia sia esempio mondiale contro l’amianto”
“Una volta – ha ricordato Pellegrino – si utilizzava l’amianto per tutto, dalla costruzione di scuole e case alle pentole e ai guanti da forno, vista l’estrema duttilità di questo materiale il cui uso è stato messo al bando con una legge del 1992. Purtroppo, Paesi come la Cina, la Russia e il Brasile ancora lo estraggono e lo esportano. Dobbiamo far sì – ha detto l’esponente di FdI – che l’Italia diventi l’esempio a livello mondiale per contrastare la diffusione di questo materiale cancerogeno”.
Malan: “Dal governo azioni specifiche contro gli effetti, a partire dal Piano oncologico nazionale”
Il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, ha sottolineato che “vi sono zone d’Italia, come il Piemonte, in cui la presenza dell’amianto è maggiore che in altre zone d’Italia e i cui effetti deleteri si sono purtroppo fatti sentire parecchio”. “Si tratta – ha proseguito – di un problema che nel corso dei decenni, più che sottovalutato, è stato completamente ignorato. Adesso il governo, a partire dal Piano oncologico nazionale, sta agendo rapidamente adottando misure specifiche per contrastarne gli effetti, ma occorrerà dotarsi di pazienza perché non si tratta di una tragedia risolvibile in poco tempo”.
Amich: “Necessario proseguire con l’opera di bonifica”
Enzo Amich, deputato di Fratelli d’Italia e consigliere comunale di Casale Monferrato, ha portato l’esempio di quanto accaduto nel suo territorio. “Quella dell’utilizzo dell’amianto è una tragedia che ha colpito tanto Casale Monferrato, dove una volta la sua produzione rappresentava il volano dell’economia locale. Oggi – ha spiegato – questo Comune, a distanza di tanti anni, è uno dei più liberi dall’amianto grazie alle bonifiche effettuate, ma occorre proseguire in quest’opera per rendere tutta l’Italia libera da questo materiale altamente cancerogeno”.
Liris: “Verso interventi sulle leggi, a tutela delle famiglie dei malati e delle vittime dell’amianto”
Infine è stato Guido Quintino Liris, medico e senatore di FdI, a raccontare che “come responsabile del registro tumori dell’Asl della provincia di Aquila, ho attenzionato da vicino il dramma dei tumori causati dall’amianto”. “Questo materiale, che per lungo periodo è stato utilizzato per molti impianti e i cui effetti sulla salute, una volta scoperti, si sono sottovalutati se non addirittura sottaciuti, ha effetti drammatici, che portano alla morte per asfissia. Come Fratelli d’Italia, in linea con l’impegno che il governo ha dimostrato sulla sanità e sulla prevenzione, lavoreremo per intervenire sulle leggi vigenti, soprattutto – ha concluso – a tutela delle famiglie dei malati e delle vittime“.