Tommaso Zorzi in lacrime (e in confusione) dopo il voto del Senato: “Il governo non mi fa diventare padre”
«Io, che sono un ragazzo omosessuale, se domani mi innamoro di un uomo, mi sposo e mi ritengo una persona assolutamente in grado di diventare padre. Anzi, io voglio diventare padre, e in questo Paese non lo posso fare»: Tommaso Zorzi ha commentato in lacrime, in video divenuto virale sui Social, la bocciatura in Senato dell’adozione di un certificato europeo di filiazione per tutti i minori. Una norma che, di fatto, avrebbe spalancato le porte alla “maternità surrogata” ovvero l’utero in affitto.
Tommaso Zorzi piange: “Mi tocca guardare gli etero che portano i figli all’asilo”
Tommaso Zorzi, conduttore tv e già vincitore di un’edizione del Grande Fratello Vip, si è scagliato contro il voto del Senato, definendosi non tanto arrabbiato quanto ferito e offeso. «Il governo sta dicendo che le coppie formate da due genitori dello stesso sesso, a prescindere da chi siano, se siano brave persone o meno, non sono consone ad essere genitori. Sono due santi scesi in terra? Non possono essere genitori perché uomo-uomo o donna-donna. Perché secondo loro due bambini hanno diritto ad una mamma e ad un papà». E ancora, ha attaccato Zorzi: «Devo pagare le tasse come tutti, ho i doveri di tutti, ma non ho gli stessi diritti. Io devo passare davanti a un asilo, guardare gli etero portare i figli a scuola e dire: “Quella roba lì io non la potrò mai fare”. Messa così è un po’ tragica, ma è così. Vi rendete
Tommaso Zorzi in lacrime dinanzi all’ultimo attacco del governo Meloni alle famiglie arcobaleno.
— ApocaFede (@DrApocalypse) March 14, 2023
“Io ragazzo gay voglio essere padre ma in questo Paese non posso”👇 pic.twitter.com/NtCDypMtM0
conto?».
«La cosa che mi terrorizza – ha proseguito il personaggio tv rivolgendosi ai suoi 2 milioni di follower – è che, secondo me, il prossimo passo saranno le unioni civili. Ti diranno: “Però sapete, non siamo d’accordo neanche su questo, perché alla fine per poter chiamare un’altra persona marito devi essere una moglie”. Mi sento male, non mi era mai successo di piangere per una decisione del governo».
La spiegazione del senatore di FdI Marco Scurria
In realtà, le cose non sono proprio come le descrive Zorzi. Marco Scurria, senatore di Fratelli d’Italia e segretario della commissione Politiche europee, l’ha spiegato chiaramente in una nota: «In Commissione Politiche Europee del Senato è passato il voto sulla proposta di risoluzione di Fratelli d’Italia che boccia il certificato europeo di filiazione. La proposta dell’Unione europea – ha aggiunto il senatore di FdI – per assicurare il riconoscimento dei diritti dei minori in tutto il territorio comunitario, indipendentemente dal concepimento». Era «inammissibile che il certificato potesse diventare automaticamente valido e quindi accettato anche in Italia. Ciò sarebbe andato a ledere i principi di sussidiarietà e proporzionalità. La risoluzione contro il certificato europeo è inoltre necessaria, affinché non venga bypassato, pur nella dovuta tutela dei diritti fondamentali dei figli e dei minori in genere, il divieto di maternità surrogata vigente in Italia».