Rischiano fino a tre anni i vandali di Ultima Generazione per la profanazione del Laocoonte ai Vaticani

8 Mar 2023 14:20 - di Redazione
Ultima Generazione Laocoonte

“Guido ed Ester, i due cittadini aderenti a ‘Ultima Generazione’ che questa estate incollarono le proprie mani al basamento della statua di Laocoonte ai Musei Vaticani, rischiano grosso. Sono stati chiamati a comparire davanti al giudice del Palazzo del Governatorato, nella Città del Vaticano giovedì prossimo, 9 marzo. Con loro chiamata anche Laura, che era di supporto per produrre documentazione video; e a cui è stato preso il cellulare da cui sono stati cancellati tutti i video prima della restituzione”. Lo fa sapere in una nota il gruppo stesso di Ultima generazione.

Ultima Generazione: gli eco-vandali del Laocoonte davanti  al giudice

Naturalmente frignando,  minimizzano  “i reati di cui sono accusati Ester e Guido sono: il presunto danneggiamento del basamento in marmo della statua. Causato dall’uso di “adesivo sintetico particolarmente tenace e corrosivo”, più noto con il nome di Superattack. A Guido e Laura viene imputata anche la mancata osservanza dell’ordine della gendarmeria di seguirli negli uffici. Guido ed Ester rischiano la reclusione da un mese a tre anni e una multa fino a 3.099 euro per chi “distrugge, disperde, guasta o in qualsiasi modo deteriora monumenti pubblici”. Guido e Laura rischiano, invece, l’arresto fino a un mese o un’ammenda tra 21 e 310 euro previsto per “chiunque trasgredisce ad un ordine legalmente dato dall’Autorità competente””.

Gli attivisti di Ultima Generazione frignano e si giustificano

Nella richiesta di citazione a giudizio per Guido ed Ester si legge – riporta Adnkronos- che: “in concorso tra loro distruggevano, guastavano e, comunque deterioravano un monumento pubblico di inestimabile valore storico-artistico. Vale a dire il basamento di marmo del Gruppo scultoreo del Laocoonte conservato nel Museo Pio Clementino dei Musei Vaticani apponendo sulla superficie dello stesso un adesivo sintetico”. Una relazione tecnica ha poi quantificato le spese per la riparazione in “oltre 15.000 euro”. “Il ‘monumento – lamentano gli attivisti- di inestimabile valore’, però, non è il basamento ma quello che sta sopra il basamento: quello che ha trasmesso e continua a trasmettere lo stesso messaggio di allerta, che Ultima Generazione ha voluto rendere la propria lotta – si legge nella nota -.  Di più, in una memoria difensiva inviata al giudice e agli avvocati nominati d’ufficio, Guido ed Ester hanno voluto spiegare che “il fatto di avere appoggiato le mani sul basamento di marmo posto a sostegno del gruppo scultoreo, e non sul gruppo stesso, naturalmente non è stato casuale: di quest’ultimo è sempre stato riconosciuto l’inestimabile valore storico-artistico e non vi si voleva nuocere in alcun modo”.

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