M5S, i contributi Covid salvano il blog di Grillo dal “profondo rosso”: calati clic e sponsor
Dal canotto sollevato in trionfo dall’oceanica folla di Bologna alla zattera con cui scampare al naufragio, e non solo politico. Ne ha fatta di strada Beppe Grillo, tornato nel frattempo a calcare i palcoscenici dei teatri con il suo nuovo spettacolo Io sono il peggiore. Anche all’indietro. E non ci riferiamo (solo) ai sondaggi del M5S, che ormai riguardano più di tutti Giuseppe Conte, ma alla Beppegrillo Srl, la società che gestisce e cura il blog del comico genovese. Tornata sì in attivo, ma ancora negativamente condizionata dagli effetti della pandemia.
Lo riferisce l’Adnkronos
Questo almeno, secondo l’Adnkronos, è il quadro finanziario che emerge dall’ultimo bilancio disponibile della società, quello relativo al 2021. Esercizio chiuso in attivo (39.295 euro) a fronte del “rosso” di 12.457 euro riportato dal precedente esercizio. L’attivo del rendiconto non deve, tuttavia, trarre in inganno. Come si legge, infatti, nella relazione sulla gestione al 31 dicembre 2021, il sito Beppegrillo.it «è stato caratterizzato nel corso dell’esercizio dalla stagnazione negativa dei fruitori e clienti che intendono dare la propria visibilità sul web». Significa, in buona sostanza, che clic e sponsor sono venuti meno, impattando negativamente sulle casse della società. Infatti, alla voce “ricavi” ci sono soprattutto «contributi a fondo perduto Covid» per complessivi 32.514. È anche vero che la ripresa del fatturato non dovrebbe tardare a venire. Anzi, sarebbe già in atto.
Ma il fatturato del blog di Grillo sta già risalendo
La pandemia, si diceva. I ricavi delle vendite degli spazi del blog hanno fatto registrare il calo, già citato, di oltre 12mila euro nel 2020, mentre il capitale investito netto lievitava da 126.544 a 165.838 euro. Ma un’altra voce molto attesa dai gestori della Srl riguarda il credito («ancora pendente») vantato dalla Beppegrillo SrL nei confronti della società Moby Spa dopo l’apertura del concordato preventivo per decreto del Tribunale di Milano. La vicenda s’intreccia con l’indagine per traffico di influenze illecite aperta nel 2022 a carico di Grillo per i contratti pubblicitari stipulati con la Moby. Da allora nulla si è più mosso. Neppure i soldi.