L’inchiesta “Free Beach” era fuffa: archiviate le accuse per Procaccini (FdI), l’ex sindaco di Terracina e due assessori
Definitivamente archiviato il procedimento nei confronti dell’europarlamentare Nicola Procaccini. L’esponente di Fratelli d’Italia è risultato totalmente estraneo all’inchiesta ‘Free Beach’ del luglio 2022, a carico di amministratori e dirigenti del Comune di Terracina. Per i magistrati i reati ipotizzati per fatti relativi al 2019 non sono configurabili né ravvisabili.
Nessun reato al termine dell’inchiesta “Free Beach”
Con Procaccini, archiviate anche le posizioni dell’ex sindaco Roberta Tintari, gli allora assessori Gianni Percoco e Danilo Zomparelli, il dirigente comunale Corrado Costantini, e di Mauro Masci e Fabio Minutillo. “Una vicenda molto amara sotto il profilo personale e politico – è il commento dell’europarlamentare – Sono contento che Gip e Procura di Latina abbiano constatato, approfondendo le indagini, la mia estraneità a qualunque ipotesi di reato, senza neppure bisogno di un processo. Purtroppo nessuno potrà restituirmi le occasioni perdute e la serenità che fu tolta in quei giorni alla mia famiglia e a tanti amici. Il Riesame e la Cassazione – conclude Procaccini – hanno stabilito con sentenze passate in giudicato che fu un errore privare della libertà personale il sindaco, gli amministratori e i funzionari del Comune di Terracina, provocandone di fatto la caduta. Tra poche settimane si svolgeranno delle elezioni che non avrebbero mai dovuto svolgersi. Qualcuno dovrà riflettere su questo grave condizionamento della libertà di una comunità locale di poter scegliere i propri rappresentanti”.
La soddisfazione (e l’amarezza…) di Nicola Procaccini per l’inchiesta di Terracina
“Sono soddisfatto perché non c’é stato nemmeno bisogno di un processo per acclarare la mia estraneità a qualsiasi ipotesi di reato. Però, onestamente, rimane la grande amarezza per esser finito in un tritacarne insieme alla mia famiglia e alla mia città. Un tritacarne che ci e mi ha cambiato per sempre”, aggiunge Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia ed ex primo cittadino di Terracina, all’Adnkronos.
“Sia il Riesame che la Cassazione, con sentenze passate in giudicato, hanno stabilito che il sindaco di Terracina, gli amministratori, i funzionari che furono privati all’epoca della loro libertà per quella misura che provocò la caduta dell’amministrazione fu un grave errore – spiega Procaccini – perché da allora la città è commissariata, fra poche settimane andrà anche al voto; e non doveva andarci, ci sarebbe dovuto essere il sindaco legittimamente votato dai cittadini. Questo ci interroga anche sull’abuso di quelle misure cautelari su cui lo stesso Nordio ha posto l’attenzione. Da una cosa del genere non si torna più indietro. Lo sconquasso che provoca, personale, familiare e politico non si può far rientrare. Serviva una maggiore attenzione che non c’é stata”.
“Ho accettato, non ho polemizzato con la magistratura inquirente – continua l’ex sindaco – e oggi sono contento di aver mantenuto il sangue freddo e il rispetto che mi è stato insegnato in famiglia. Detto questo credo che Terracina sia un po’ emblematica di alcune distorsioni della giustizia cui bisogna mettere rimedio, perché non può essere che venga distrutta la vita delle persone in questa maniera e soprattutto venga conculcata la libertà dei cittadini di scegliersi i propri rappresentanti. In queste situazioni ci sono gli sciacalli, la controparte politica, che avendo sempre perso le elezioni ha visto in questa iniziativa della magistratura una sorta di rivincita. Tutte le parole di odio, di scherno usate nei confronti miei e di tanti colleghi che con me hanno amministrato la cittadini, in particolare la povera sindaca, immagino non chiedano scusa. Magari lo facciano – conclude – anche quei giornali che per giorni hanno alzato il livello della violenza nei miei confronti e in quelli della città”.