La Schlein ripesca pure le Sardine: ma che anti-politica, Santori e Cristallo si riciclano nella direzione Pd

13 Mar 2023 10:00 - di Chiara Volpi
Sardine

Per il nuovo corso del Pd la Schlein “imbarca” pure le Sardine. Rispuntano anche Mattia Sartori e Jasmine Cristallo nella direzione del Partito democratico, come confermato nella prima assemblea della segretaria neo eletta. Già, perché a volte ritornano. O meglio, a volte si va a racimolare le briciole cadute dalla tavola dem quando il partito scelse tra i piatti forti la virata al centro. Una strategia, quella del minestrone con le schegge impazzite (o fuoriuscite) della galassia di sinistra, in veste di new entry, che l’assemblea del Pd approva e ratifica. E allora venghino siori, venghino, alla “fiera del recupero”. Tutto fa brodo e rimpingua i tesseramenti che certo non aumentano tanto per la quota di nuovi iscritti, ma che la scrittura dei soliti noti può agevolare.

Pd, la Schlein imbarca le Sardine

Dunque, con i vertici approvati: Bonaccini presidente, con due sostenitrici della Schlein alla vicepresidenza: la deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone. Tra ritorno e riciclo, sfilano in pole position tra i “nuovi” entrati, gli ex di Articolo Uno: da Alfredo D’Attorre a Maria Cecilia Guerra. Dopo di loro, anche le Sardine, con gli ex del movimento, Mattia Santori e Jasmine Cristallo. E poi tra i nomi noti, Goffredo Bettini. I sindaci Emilio Del Bono e Giorgio Gori. E poi Pier Francesco Majorino. Andrea Orlando. Peppe Provenzano… solo per citarne alcuni. A proposito: c’è anche il ritorno di Livia Turco. E l’assemblea del Pd approva.

Le Sardine Santori e la Cristallo nella direzione del Pd

Altro che antipolitica e schifo per quelle poltrone su cui ora si apprestano ad accomodarsi, le due Sardine che si auto-proclamavano le più “dure e pure”. Le voci integraliste, sostenitrici del credo anti-sistema. Quelle che hanno tentato di far breccia nel cuore disorientato degli scontenti. Insomma, i talebani della rivoluzione che hanno esordito in piazza come i pirati all’assalto del potere costituito da tradurre in dobloni di voti, ora ci ripensano. E si adattano. O meglio, si inseriscono puntando all’assedio delle poltrone che mirano ad occupare. E la fitta rete di trame e di potere che volevano scardinare? Proprio con il M5S che le sardine sembravano voler rimpiazzare a caccia del consenso dei delusi, tramonta all’ombra del sol dell’avvenire…

Alla faccia dell’anti-politica…

E così, piccole sardine crescono. Gli anticonformisti scesi in piazza, salgono a Palazzo e si “conformano” al sistema contro cui lanciavano slogan e sguazzavano nel mare dell’anti-politica, tradendo il credo degli esordi propagandato fino a quando era di moda tra delusi e arrabbiati. E così Mattia Santori e Jasmine Cristallo, infatti, sono tra i nomi nuovi per la direzione del Partito democratico, pronti a salire sul carrozzone guidato dalla Schelin. Quello che, sottolinea oggi Il Giornale, «sembra sempre più una grande ammucchiata rossa che, abbandonato definitivamente il centro, si piazza a sinistra e tradisce il nome che porta da 15 anni».

Pd, il nuovo corso guarda indietro

Perché, evidentemente, per la neo eletta numero uno di Largo del Nazareno, l’innovazione si raggiunge inserendo la marcia indietro. Ripescando e imbarcando Sardine e ex transfughi. E tornando a patrimoniali e ius soli: tutte coordinate di un viaggio finito a sbattere contro il muro degli elettori disamorati e scontenti, che hanno dimostrato di non averle poi così tanto a cuore. Almeno, non tanto da garantire una vittoria elettorale…

 

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