La Lagarde torna a parlare: possibili nuovi rialzi dei tassi. Chi ha un mutuo rischia grosso

20 Mar 2023 17:40 - di Redazione
Lagarde

La presidente della Bce Christine Lagarde torna a parlare. E correntisti e famiglie con mutui che gravano sulle loro spalle ricominciano a tremare. Nel suo intervento alla Commissione Econ del Parlamento europeo la governatrice di Francoforte ha sentenziato: «Siamo pronti a preservare la stabilità finanziaria dell’Europa. Il settore bancario in Eurozona è resiliente e, se serve, siamo pronti a fornire liquidità» ha scandito Lagarde.

La Lagarde torna a parlare: e le famiglie con mutuo tremano

Il doppio scivolone delle Borse nei giorni scorsi (il primo per il crollo del titolo della Credit Suisse, il secondo per il crack della californiana Svb) non ha sconsigliato alla Lagarde di desistere da nuovi rialzi, e ora si temono nuove stangate. «Si prevede che l’inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo», ha dichiarato nei giorni scorso la banchiera centrale. Parole che tra le righe fanno temere altri giri di vite.

«Pronti a preservare la stabilità finanziaria»

E oggi la Presidente della Bce lo ha addirittura ribadito. «Le tensioni di questi giorni nel settore bancario avranno un impatto forte, ma quanto forte e per quanto a lungo non lo sappiamo. Tuttavia – ha poi aggiunto la Lagarde – se le tensioni si radicheranno, ci sarà una ulteriore restrizione delle condizioni». Una prospettiva, quella enucleata in commissione Econ del Parlamento Europeo, che non lascia grandi spiragli aperti alla speranza di un allentamento della morsa.

Bce, Lagarde: «I nuovi rialzi dei tassi sono vincolati a nuovi dati»

E se nella dichiarazione conclusiva del Consiglio direttivo della Bce, la scorsa settimana, la Lagarde ha sottolineato che «davanti all’incertezza che si profilava e alle tensioni sui mercati è stato chiaro come fosse più ragionevole non spingersi oltre. Vincolando all’arrivo di nuovi dati le prossime scelte», oggi la Presidente della Bce ha rilevato che «l’elevato livello di incertezza rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le nostre decisioni sui tassi ufficiali».

«Terremo presente questo irrigidimento su prossimi, eventuali rialzi dei tassi»

«Decisioni che – ha precisato quindi la Lagarde – saranno determinate dalla nostra valutazione delle prospettive di inflazione, alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo. Della dinamica dell’inflazione sottostante. E della forza della trasmissione della politica monetaria». Pertanto, ha concluso la Lagarde, «le tensioni in atto potrebbero accentuare queste tendenze, a prescindere dalla solidità del settore, ha aggiunto. E questo irrigidimento – ha spiegato – è uno degli elementi che dovremo tenere presente quando dovremo fare la prossima scelta su eventuali rialzi dei tassi».

Lagarde: «Anche io ho parenti che soffrono per l’alta inflazione»

E poco influisce il passaggio successivo del suo intervento, durante il quale la Lagarde ha aggiunto anche dei riferimenti personali… Riferimenti che nulla tolgono all’asprezza della determinazioni fin qui assunte e di là da venire. E allora: «Quando vado a dormire non dimentico che ci sono persone, come le più vulnerabili, che soffrono per l’elevata inflazione. Anche io ho familiari che soffrono per questo, e ciò mi rende ancora più determinata a ridurre la crescita dei prezzi». Eppure, anche invertendo l’ordine del fattori, il prodotto non cambia, e il risultato resta lo stesso: il timore di una nuova stangata corre sul filo…

 

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