La giunta Gualtieri prende ordini dal leader degli abusivi: il sindaco nega, FdI: graduatorie stravolte

23 Mar 2023 19:22 - di Francesco Severini
Gualtieri

Finalmente il sindaco di Roma Roberto Gualtieri esce dal suo letargo e fornisce una risposta, pur se deludente, sulla vergognosa chat tra l’assessore Zevi e il leader delle occupazioni abusive nella Capitale. L’argomento è il Piano casa. Come noto, durante la trasmissione Fuori dal coro il conduttore Mario Giordano aveva mostrato ai telespettatori la chat in cui il leader dei movimenti per la casa Luca Fagiano faceva pressioni su Zevi per modificare il piano che gli era stato inviato. E riceveva risposte affermative e rassicurazioni. Ora Gualtieri, a sua volta intervistato da “Fuori dal coro”, rivela che il Piano non era stato mandato in anteprima a Luca Fagiano. “La bozza – si è difeso il sindaco – è stata mandata a tutti i soggetti che si occupano di questo problema – inquilini, proprietari, sindacati, movimenti e associazioni – ma il piano sarà fatto dalla Giunta e dal Consiglio Comunale e da nessun altro”.

Così Gualtieri giustifica la chat sul Piano casa

”È un metodo sensato quello di discutere con tutti ma poi di decidere – assicura il sindaco – E la nostra linea è quella di decidere di avere più case popolari, perché troppe persone a Roma non hanno diritto alla casa, e di arrivare a zero occupazioni e alla fine delle situazioni di illegalità. E’ quello che stiamo facendo e che dicono i numeri, basta vederli e confrontarli con gli anni precedenti. Presenteremo il Piano Casa in una conferenza stampa”.

”La chat – assicura il sindaco – è uno strumento di informazione e consultazione. Ricordo che i movimenti per la casa sono regolarmente sentiti dai Prefetti. Il dialogo e la discussione con i movimenti per la casa ha portato a due grandi sgomberi che sono avvenuti pacificamente”.

Rocca (FdI): la giunta tutela gli occupanti abusivi

“Questa giunta – accusa però il consigliere di FdI Federico Rocca – che dovrebbe essere libera ed equidistante è, come diciamo noi da tempo, totalmente sbilanciata verso i movimenti per la casa e le occupazioni abusive, perché tutte le iniziative fatte da Roma Capitale, da questa giunta, da quando si è insediata ad oggi vanno sempre in un’unica direzione: la tutela degli occupanti abusivi. E chi rispetta le regole, chi aspetta il proprio turno nelle graduatorie in silenzio e che dovrebbe essere premiato, non ha voce in capitolo. Questa è una situazione grave che va denunciata a gran voce”.

Chi è Luca Fagiano: sposta migliaia di voti e vive in una casa occupata

La questione però è tutta politica: e cioè perché Luca Fagiano è un interlocutore politico della giunta Gualtieri e può permettersi di dire che se il Piano casa non verrà cambiato si incrineranno i rapporti con il Campidoglio. Il personaggio è raccontato oggi dal Messaggero. “La sua forza – scrive il quotidiano romano – sono le migliaia di voti che può spostare e i disordini che può creare. Chi lo conosce sa che tra i palazzi occupati e quelli della politica – almeno di certa politica – a Roma, Luca Fagiano, leader del Movimento per la lotta della casa si muove con assoluta libertà. In quelli della Regione Lazio negli ultimi anni non aveva avuto neppure bisogno di mostrare pass o documenti per varcare l’ingresso. Temuto e rispettato: duro e mai domo durante le manifestazioni, più placido nella vita privata, educatore in un asilo immerso nella natura”.

La Regione doveva ristrutturare lo stabile occupato dove vive Fagiano

“Tra un precedente di polizia e l’altro – prosegue il ritratto sul Messaggero – Fagiano non manca mai dalla scena, anche come No Tav. E per gli inquirenti fu lui a organizzare, tra le altre, l’occupazione del palazzo di via Curtatone, a due passi dal Csm e da Termini. Qui il 19 agosto del 2017 altre scene di guerriglia durante lo sgombero al termine di 5 giorni di resistenza degli occupanti. È da allora che cambierà la linea della Prefettura: mai più uso della forza pubblica e mai senza una alternativa alloggiativa. Il Coordinamento per la lotta della casa è in grado di mobilitare almeno 2mila persone e di muovere voti in quota esponenziale. Fagiano stesso vive nell’occupazione di via Casale de Merode. Sembrava tutto pronto per una svolta: la Regione avrebbe ristrutturato i locali e poi con un passaggio di consegne sarebbe stata pronta a fare rientrare gli ospiti abusivi. Una procedura che, però, ora è appesa al nuovo corso di via Cristoforo Colombo”.

Mario Giordano: l’assessore Zevi chieda scusa ai cittadini onesti

L’assessore Zevi, dopo il servizio di Fuori dal coro, aveva annunciato querele e accusato Mario Giordano di avere manipolato la chat per farne ricavare un senso diverso dalla realtà. La risposta di Giordano non si è fatta attendere. «Abbiamo svelato le chat – ha scritto su Twitter – in cui lui per fare il piano casa prendeva ordini dagli occupanti delle case. E l’assessore di Roma Tobia Zevi ci vuole denunciare. Benissimo: esibiremo tutti i documenti. E così si vedrà che l’unico che manipola è lui. Chieda scusa ai cittadini onesti».

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