La follia che non c’è e i delitti impuniti: serve una legge bipartisan, in nome della giustizia

28 Mar 2023 11:23 - di *alfredo Antoniozzi

Il 27 maggio prossimo sarò a Cagliari al congresso della società italiana di psichiatria.
In quella sede presenterò la mia proposta di legge, già depositata in Parlamento, per la riforma degli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale. Questi articoli derivano dal codice Rocco e, in pratica, non dicono nulla di specifico se non riconoscere la non punibilità o la punibilità parziale.
La proposta che ho presentato punta ad introdurre la discriminante psicotica nelle valutazioni peritali. Giacché solo la sintomatologia psicotica-può portare a perdere il rapporto con la realtà. Quindi, vogliamo tutelare chi non è in grado di comprendere ma allo stesso tempo evitare che si tracimi verso definizioni di personalità che, molte volte, hanno consentito a veri criminali di farla franca.
In questi mesi di studio, anche rileggendo l’ultima versione del DSM curata da un grande medico, Giuseppe Nicolò, ho appreso una cosa che dovrebbe sembrare ovvia e cioè che avere un disturbo psichiatrico non significa essere folli.
Abbiamo letto la sentenza della Corte di appello di Lecce che, condannando all’ergastolo il giovane autore dell’omicidio dei due poveri fidanzati, parla di tratti di personalità e disturbi ma non di malattia. Ho riletto alcuni grandi psichiatri forensi, come Franco Ferracuti, e il loro lavoro sempre attuale.
Bisogna considerare che è possibile avere un disturbo di personalità ( che sono abbastanza diffusi nella popolazione) e non avere traiettorie psicotiche che alterino la coscienza.
Ovviamente è opportuno garantire a chi vive problemi un’adeguata assistenza in carcere, spazi di psicoterapia e di recupero funzionale.
Ma è anche necessario garantire giustizia a chi la reclama. Lo stanno stabilendo molte corti, lo sta recependo anche la Cassazione.
Bisogna intervenire in maniera legislativa senza divisioni ideologiche. Senza inutili guerre di parte che, veramente, non servono. Per assicurare giustizia.

*Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera

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