Gli anarchici minacciano sotto casa il presidente di “Generazione Popolare”: “Clima inaccettabile”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del movimento giovanile “Generazione Popolare”
“In un mondo che è sempre più individualista, popolato da persone concentrate esclusivamente sulla soddisfazione dei propri bisogni, abbiamo sempre creduto che la Politica fosse il gesto d’amore più grande che una persona potesse fare. Tuttavia, negli ultimi tempi, è successo più volte che qualcuno abbia provato invano ad impedirci di fare politica: o con volantinaggi terminati con la compagnia di cinquantenni antifascisti armati di caschi; oppure con imbrattamenti della nostra sezione. Mai, dopo la fine degli anni di piombo, si è respirato un clima politico così teso, concretizzatosi in una nuova minaccia subìta. Questa notte, sotto casa del nostro Presidente, sono comparse delle scritte minatorie, firmate dalla scritta antifa e dal simbolo degli anarchici. Un vigliacco tentativo di intimidazione, che questa volta ha colpito non una sede politica, ma un’abitazione privata” . E’ il comunicato del movimento Generazione Popolare dopo l’ennesimo gesto intimidatorio subito.
“Generazione Popolare”: “Clima di odio che non pensavamo potesse tornare”
“Nella stessa notte – prosegue il comunicato- la sede del Partito Democratico di Piazza Bologna è stata attaccata con quella che sembra essere una bomba-carta e vandalizzata con scritte per la liberazione di Alfredo Cospito. Stiamo tornando di nuovo in un clima di odio e violenza che non pensavamo potesse tornare. Oggi, come ieri, non ci faremo intimidire da chi agisce solo con il favore della notte; compiendo atti vigliacchi che hanno la sola conseguenza di farci sapere che stiamo andando verso la giusta direzione. La nostra risposta sarà sempre l’amore per la politica. Che continueremo a portare in tutte le sedi possibili, dalle scuole alle università, passando per le strade e le istituzioni”.
“Hanno deciso di toccare me, la mia famiglia e il movimento politico che rappresento”, commenta il presidente Alessandro Di Martino. “Oggi sono io il bersaglio di queste intimidazioni e sono io “il fascio”. Un domani potreste essere voi ad essere etichettati per delle posizioni che non saranno accettate dai dogmi imposti dalla nostra società. Spero questo possa rappresentare un invito alla libertà di pensiero, ormai ridotta ai minimi termini e limitata da stupidi ideologismi. Viviamo un clima politico che è diventato irrespirabile – ha proseguito dopo il vile gesto- in cui ci affrettiamo ad etichettare chi non la pensa come noi. Ma spero soprattutto che questo possa essere un’esortazione ad accettare il diverso come se fosse un impegno a mettersi sempre nei suoi panni, anche se in netto contrasto con il nostro orientamento politico, credo o ideali”.