Gasparri: “Nessuna rivoluzione in Forza Italia, io ho cambiato 150 volte incarico. È normale”
“Quando incontrerò in Senato l’ignaro Borghi gli spiegherò la genesi di alcune carriere. Parla di cose che non conosce e quindi lo perdono”. Maurizio Gasparri replica al senatore del Pd, membro del Copasir, in merito alle parole di Franco Gabrielli. Che dalle colonne della Stampa ha attaccato il governo Meloni sui migranti. “La linea dura non porta risultati, inutile prendersela con gli scafisti”, ha detto l’ex sottosegretario e capo della polizia, accusando Meloni di andare avanti con misure spot. Parole che la maggioranza ha respinto al mittente (un dc di sinistra a caccia di posti) e che Borghi ha difeso in un tweet.
Gasparri: all’ignaro Borghi spiegherò la genesi di certe carriere
“Per quanto riguarda poi gli attuali vertici della sicurezza non meritano di essere insolentiti da chicchessia”, aggiunge il vicepresidente del Senato di Forza Italia, ospite di un Giorno da Pecora. “Perché svolgono con sapienza, neutralità e competenza il loro ruolo. Ripeto, sul resto aggiornerò il giovane Borghi su cose che non conosce. E che dovrà prima o poi imparare anche lui se vuole seguire questi temi”.
Rivoluzione azzurra? “Ho cambiato 150 incarichi, in un partito è normale”
Poi i riflettori si spostano sulla ‘rivoluzione’ degli assetti interni a Forza Italia e sui 29 anni dalla prima storica vittoria di Berlusconi alle urne, correva l’anno 1994. Gasparri nega di aver ricevuto l’offerta di prendere il posto Licia Ronzulli. “A me è successo almeno 150 volte di cambiare incarico e ruolo. È normale che in politica ogni tanto vi sia una riallocazione delle risorse umane”. Non prenderà il posto della capogruppo azzurra al Senato? “No, io faccio la mia parte. Io non ho nulla da chiedere”, risponde Gasparri.
Dopo 29 anni l’intuizione di Berlusconi è ancora valida
Che ripercorre volentieri la genesi della storica vittoria di Berlusconi alle urne nel 1994, di cui oggi ricorre il 29esimo anniversario. “Una vittoria che sorprese tutti nel 1994. Il centrodestra poi ebbe molte vittorie, troppi attacchi e qualche affermazione. Ma dopo trent’anni, l’intuizione di Berlusconi, si è rilevata giusta. Perché la coalizione continua ad affermarsi e va avanti. Poi i numeri, ovviamente, cambiano. Nel 2019 Matteo Salvini prese il 34%. Oggi Giorgia Meloni, per effetto del consenso democratico, guida la coalizione. E è la prima presidente del Consiglio donna nella storia italiana. I numeri mutano”.
Come diceva San Filippo Neri “State bassi, state umili”
Ma come dice San Filippo Neri ‘State bassi, state umili’. I cambiamenti fanno parte della storia. Per quanto riguarda poi le scelte di Berlusconi, tutte le persone che ha collocato in prima linea gli conservano gratitudine. Gli aggiustamenti nel partito sono naturali, avvengono tutti i giorni in ogni partito. L’importante è rimanere coesi ed uniti”.