Francia, i black bloc scatenano l’inferno a Sainte-Soline: scontri, blindati in fiamme e feriti gravi (video)

25 Mar 2023 18:18 - di Natalia Delfino
francia scontri

Non solo le pensioni. In Francia oggi si sono registrati scontri tra manifestanti di estrema sinistra e polizia in relazione alla costruzione di un bacino idrico a Sainte-Soline, un comune di 379 abitanti nel dipartimento di Deux Sevres, nella regione della Nuova Aquitania, nel cuore del Paese. Qui si sono riunite oggi alcune migliaia di persone per dire no a quelli che la stampa francese definisce i “bacini della rabbia”, ovvero un mega-bacino idrico in costruzione nell’ambito di un progetto per raccogliere le acque per irrigare i campi delle colture intensive e contrastare la siccità. Il bilancio finale della manifestazione, dichiarato dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, parla di 24 agenti e 7 manifestanti feriti, due dei quali – un agente e un manifestante – gravi.

Due feriti gravi nel bilancio “non definitivo” della manifestazione

Darmanin li ha definiti di casi di “urgenza assoluta”, precisando che il conteggio complessivo dei feriti “forse non è definitivo”. Gli agenti, ha aggiunto, sono stati “ingaggiati da elementi più estremisti, rendendo più complicato l’intervento dei sanitari”. Secondo gli organizzatori della protesta, invece, i feriti sarebbero “diverse decine”. “Direi almeno una cinquantina, con alcuni gravi”, ha dichiarato a Bfmtv Léna Lazare del movimento Rivolte della Terra. Negli scontri di oggi nel cuore della Francia, inoltre, secondo quanto riportato da Le Figaro, cinque mezzi della gendarmeria sono stati dati alle fiamme e distrutti.

Il ministro Darmanin parla di “indicibile violenza” dell’estrema sinistra

La manifestazione si è svolta nonostante il divieto di assembramento. Secondo la prefettura hanno partecipato circa 6mila persone, per i collettivi che hanno organizzato la protesta invece erano 30mila da tutta la Francia. Gli agenti mobilitati erano più di 3mila, tra gendarmeria e polizia. Le Monde ha parlato di uso di idranti e granate stordenti da parte della polizia, che ha utilizzato anche quad per muoversi più agevolmente nel fango, mentre le forze dell’ordine hanno denunciato l’uso di petardi e molotov da parte dei manifestanti, fra i quali c’erano anche black bloc. “La violenza contro i nostri gendarmi da parte dell’estrema sinistra a Sainte-Soline: indicibile, insopportabile. Nessuno dovrebbe tollerare questo”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno.

La protesta in Francia contro i bacini idrici

La protesta contro questi “mega-bacini” non è nuova. A Sainte-Soline, come nella maggior parte degli altri territori interessati, va avanti fin dal febbraio 2017, ma i primi scontri tra polizia e collettivi si sono registrati lo scorso ottobre. All’epoca Darmanin parlò di un “raduno molto violento”, nel quale rimasero feriti 61 gendarmi, “22 dei quali in modo grave” – e denunciò. Il ministro parlò anche di “ecoterrorismo” di alcuni dei manifestanti. Le proteste comunque non hanno fermato l’avanzamento di progetti simili: all’inizio di novembre è stato convalidato un progetto di bacino idrico nella Vienne, un dipartimento confinante con il Deux-Sèvres.

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