Flavia Vento vince in Cassazione: fu diffamata in un articolo che citava la sua lite con la Cirinnà

24 Mar 2023 18:16 - di Vittorio Giovenale
Flavia Vento, Monica Cirinnà

Flavia Vento, la soubrette televisiva divenuta un personaggio social seguitissimo, ha diecimila motivi per festeggiare. La Cassazione ha infatti confermato il risarcimento di diecimila euro per danni da diffamazione in suo favore, per un articolo pubblicato nel 2011 sull’edizione cartacea e su quella online di un quotidiano.

L’articolo riportava, nelle pagine dedicate alla cronaca della Capitale, la notizia, risultata falsa, che la soubrette romana era stata condannata a un mese di carcere e 300 euro di multa per avere diffamato l’esponente dei Verdi, Monica Cirinnà.

“La Cirinnà una m… che usa i soldi pubblici”: scattò la multa ma non il carcere

In realtà, come ricostruiscono i giudici della Suprema corte -Flavia Vento era stata condannata nel 2011 per aver scritto sul suo blog, nel 2008, un post ingiurioso nei confronti della Cirinnà, all’epoca delegata per i diritti degli animali della giunta Veltroni, ma la condanna non comprendeva la pena detentiva – come era stato scritto nell’articolo del quale la soubrette si è lamentata – ma solo la multa di 300 euro. La soubrette romana aveva definito la politica con un epiteto volgare e poi aveva aggiunto: «Usa i soldi pubblici per acquistare borse e pellicce». La Cirinnà non aveva perdonato, ma il mese di carcere era stata un’invenzione del giornale.

La difesa del giornale: “Troppi 10mila euro, Flavia Vento è uscita dal mondo dello spettacolo”

Secondo gli ermellini, nel verdetto 8465 depositato oggi dalla Prima sezione civile, la sentenza va confermata. La sentenza della Corte di Appello di Roma – che nel 2021 ha liquidato l’indennizzo per Flavia Vento – merita di essere confermata in quanto “ha fornito una giustificazione plausibile” del suo verdetto che si riassume nella precisazione che una cosa “è addebitare ad una persona di essersi macchiato di un reato punito con la reclusione, altro è addebitare il compimento di condotte sanzionate semplicemente con una multa”.

Così è stato respinto il ricorso del gruppo editoriale – condannato anche a pagare 3.400 euro per le spese legali sostenute dalla soubrette nel giudizio in Cassazione – che contestava l’entità del risarcimento ritenendolo “del tutto incongruo” rispetto alla circostanza che Flavia Vento “è uscita dal mondo dello spettacolo molti anni prima della pubblicazione dell’articolo”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *