Contro Meloni “Repubblica” schiera anche Tinto Brass: “Meglio la Schlein, ama sia le donne che gli uomini”

16 Mar 2023 17:56 - di Monica Pucci

E’ un Tinto Brass a tutto campo quello che su “Repubblica” racconta la sua formidabile carriera a pochi giorni – il 26 marzo – dal suo novantesimo compleanno. Il maestro del cinema erotico, nella sua casa di Roma nord, cura l’archivio con la moglie Caterina Varzi, tra cimeli cinematografici e politici, come il manifesto elettorale del 2010 che ricorda la sua candidatura con la lista Pannella-Bonino. Ma nei suoi ricordi c’è anche Ezra Pound, icona della destra intellettuali.

Il regista, tra cinema e politica

“Il mio corpo fa fatica, non riesco a camminare, ma ho ricordi ancora molto vividi. Da piccolo non ricevevo abbracci, carezze o baci, forse anche per questo non ho mai rimpianto di non aver recuperato il rapporto con mia madre. Non andai nemmeno al suo funerale. Mentre con mio padre ci fu un tentativo alla fine. Mi disse: ‘Dobbiamo ricominciare a parlare’. Ma poi morì. Ho invece un ricordo più felice dei miei nonni. Mio nonno Italico. Lo vede quel suo quadro lassù, in alto? Ispirò una poesia a un suo caro amico di Venezia…, Ezra Pound, ‘For Italico Brass’. Una volta il nonno mi vide disegnare e disse ‘Abbiamo un Tintoretto in casa’, e divenni ‘Tinto’. Con ancora maggiore tenerezza mi viene in mente mia nonna, che era nata a Odessa e con cui ho imparato le lingue. Ricordo le passeggiate con lei a Venezia lungo le Fondamenta delle Zattere. Ho nelle vene sangue russo ed ebreo, grazie a lei”, racconta.

Tinto Brass sta con la Schlein perché “ama sia le donne che gli uomini”

A “Repubblica” interessa molto la parte del racconto politico, ora che c’è la Meloni, della quale Brass non ha una buona opinione, come di Conte. “”Nonostante non abbia simpatia per ‘Dio, patria e famiglia’, e nonostante fossero proprio i missini a volermi censurare, nutrivo speranza in questa donna, pensavo che avrebbe cambiato questa destra reazionaria. Ma in questi mesi si è rivelata incoerente, ha mostrato la tipica caratteristica di chi esercita il potere: la capacità di ingannare, anche se stessi. Prenda la sua posizione sulla guerra. Io sono solidale con il popolo ucraino, che combatte per la libertà, e anche con i soldati russi, che sono costretti a combattere per una guerra assurda, ma non con Zelensky, un comico che è diventato tragico per l’incapacità di impedire il massacro del suo popolo. Non capisco perché gli ucraini non gli si rivoltino contro”, dice. E la Schlein? “Mi piace, è una donna che non ha nessuna remora sulla propria vita sessuale e dice di amare le donne e gli uomini ed essere felice. Amare senza distinzione è l’essenza della vita”. Infine, sinistra o destra? “Quelli di sinistra hanno saputo apprezzarmi di più. Quelli di destra mi guardavano di nascosto e mi desideravano”.

La sinistra femminista che lo odiava? “Non mi hanno capito”

“Le femministe non mi hanno capito. Non ero inquadrabile ideologicamente, ma ho celebrato l’emancipazione delle donne, e su alcuni temi ho anche anticipato certe battaglie, come quella per l’aborto”. E il Me Too? “Non ho mai molestato un’attrice, su di me non è mai uscito nulla. Se succedeva qualcosa, era sempre in modo consensuale e fuori dal set”.

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