Balneari, arriva lo stop del Consiglio di Stato alla proroga. Ora subito una mappatura delle spiagge

10 Mar 2023 21:19 - di Alessandra Parisi

Si riapre la questione dei balneari legata alla direttiva Bolkestein. Non proprio a sorpresa, il Consiglio di Stato dice no alla proroga della concessioni degli arenili alla fine del 2024. Contenuta nel decreto Milleproroghe approvato dal governo Meloni ma anche dal ddl Concorrenza col governo Draghi. Sarebbe “in contrasto” con la direttiva europea e quindi “va disapplicata da qualunque organo dello Stato”.

Balneari, il Consiglio di Stato: niente proroga

La sentenza, del 1 marzo scorso, torna pronunciarsi sul caso del  Comune di Manduria, la cui amministrazione aveva prorogato alcune concessioni demaniali marittime. “In base a ormai più che pacifici e consolidati principi in materia di rapporto tra normativa interna e normativa unionale”, si legge nella sentenza, “in caso di contrasto tra le due deve darsi precedenza alla seconda”.

Le opposizioni gridano alla sconfitta del governo

Le opposizioni non tardano ad applaudire alla presunta batosta inflitta all’esecutivo senza entrare nel merito dell’annosa vicenda. Con il no alla proroga le concessioni balneari (la scadenza prevista è il 31 dicembre)  verranno messe a gara. Una prospettiva osteggiata dal centrodestra a difesa dei piccoli imprenditori, gestori da decenni d stabilimenti balneari, che si vedrebbero privati del lavoro di una vita. E disarmati di fronte alla concorrenza europea. È in gioco la difesa delle nostre spiagge e delle aziende minacciate dalla deregulation imposta da Bruxelles. Se i 5Stelle parlano di “legnata” al governo Meloni, seguiti a ruota dal Pd che parla di ‘disastro’, il centrodestra privilegia la cautela.

Lega: serve una mappatura delle spiagge

Serve una mappatura delle spiagge. La pensa così il leghista Roberto Marti: “Le sentenze del Consiglio di Stato non si commentano. È  necessaria una mappatura per poter andare in Europa a difendere le ragioni del nostro Paese. Affrontando gli effetti negativi della direttiva Bolkestein con una fotografia certa della nostra risorsa”. La proroga – dice ancora l’esponente del Carroccio –  vuole appunto tutelare i sindaci dall’obbligo di andare a gara prima che vengano emanati i decreti attuativi da parte dell’esecutivo. Il nostro obiettivo resta quello di trovare una soluzione definitiva. Per tutelare sindaci, imprenditori e famiglie”.

Centinaio: ora il Parlamento legiferi

Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato della Lega, non è sorpreso dalla sentenza. I giudici già nel 2021 avevano preannunciato che qualsiasi proroga successiva alle concessioni balneari sarebbe stata considerata da loro priva di efficacia. “Noi però – dice il senatore leghista – rivendichiamo la norma introdotta con la conversione in legge del Milleproroghe e il diritto del Parlamento a legiferare. A maggior ragione dopo questo pronunciamento, invitiamo il governo ad accelerare sulla mappatura delle coste”.

Gasparri: giù le mani dai balneari

Lapidario il giudizio dell’azzurro Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. Che su Twitter scrive: “Consiglio di Stato: errare è umano, perseverare è diabolico. Giù le mani dai balneari“.

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