Usa, la Corte Suprema pronta ad azzoppare il piano Biden sulla cancellazione dei debiti degli studenti
La Corte Suprema degli Stati Uniti oggi valuta se bocciare il piano con cui Joe Biden intende cancellare, in parte, i debiti contratti da studenti da decine di milioni di americani.
Nel prendere questa decisione, il massimo organismo giuridico americano è chiamato ad esprimersi sulla costituzionalità di un’interpretazione più ampia dell’autorità esecutiva del presidente, verso la quale la maggioranza conservatrice della Corte ha mostrato scetticismo.
Annunciato lo scorso agosto da Biden il piano, che prevede la possibilità di cancellare fino a 20mila dollari di debiti d’onore federali, è stato bloccato ad ottobre dalla sentenza della Corte d’appello del’ottavo circuito.
Ora la Corte ascolterà due diversi ricorsi contro il piano di Joe Biden, uno presentato da sei Stati americani e un altro da due privati cittadini.
La sentenza della Corte è attesa nei prossimi mesi, ma l’inizio del dibattimento di un tema molto sentito è stato segnato da manifestazioni fuori dalla Corte da parte di gruppi per la cancellazione dei debiti, con la partecipazione di esponenti dem tra i quali l’ex-candidato alla Casa Bianca, Bernie Sanders.
“La cancellazione dei debiti di studenti non è illegale“, “40 milioni di famiglie hanno bisogno ora della cancellazione dei debiti“, recitano alcuni striscioni esposti. Prima che il piano – che doveva realizzare una delle promesse fatte da Biden nella campagna elettorale del 2020 – fosse bloccato dalla Corte d’appello, oltre 25 milioni di americani avevano fatto domanda per la cancellazione dei debiti federali.
Secondo i ricorrenti il piano del presidente Biden viola la Costituzione e la legge federale perché aggira il Congresso che avrebbe l’unico potere di legiferare in materia di cancellazione dei debiti degli studenti. E considerato che la Corte Suprema ora ha una nettissima maggioranza conservatrice, 6 giudici contri 3, gli osservatori ritengono che con ogni probabilità il piano di Biden verrà giudicato incostituzionale.
Ma questo non è certo l’unico problema di Biden. Che i sondaggi danno perdente contro Donald Trump in un’ipotetica rivincita tra i due alle prossime elezioni del 2024. secondo , secondo il quale invece il presidente democratico vincerebbe un’ipotetica sfida con Ron DeSantis o Nikki Haley.
Secondo il sondaggio pubblicato oggi da Emerson College, l’ex-presidente ha il 46% dei sostegni contro il 42% di Biden.
Biden, invece, vincerebbe un’ipotetica sfida con Ron DeSantis o Nikki Haley: ha un 4 punti di vantaggio sul governatore della Florida, e 3 punti sull’ex-ambasciatrice all’Onu che, a differenza di De Santis, ha già annunciato ufficialmente la sua candidatura alla Casa Bianca.
Già dallo scorso novembre Trump ha iniziato la sua nuova campagna presidenziale, mentre Biden ha praticamente confermato l’intenzione di ricandidarsi anche se non ha ancora annunciato ufficialmente la campagna per la rielezione.
L’ex-presidente repubblicano al momento è anche nettamente in testa nella battaglia delle primarie dei repubblicani, con il 55% dei consensi, contro il 30% di DeSantis. Molto più indietro, con l’8% l’ex-vice presidente Mike Pence, che sta valutando la candidatura, e Haley con il 5%.