Superbonus, Pichetto Fratin: «Era necessario un intervento immediato, c’erano rischi»

21 Feb 2023 9:19 - di Giorgio Sigona
pichetto fratin

Sul Superbonus, Pichetto Fratin è categorico: «Era necessario un intervento immediato. Non era possibile fare diversamente, le conseguenze sul bilancio dello Stato rischiavano di diventare un danno per il Paese». In un’intervista al “Corriere della Sera”, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica fa il punto della situazione. «Ci siamo trovati», spiega, «a dover intervenire sull’emergenza. Ma ci rendiamo perfettamente conto della difficoltà esistente, una realtà che vedeva già bloccato l’acquisto del crediti da parte del sistema bancario. Il governo ha ufficialmente ribadito il suo impegno a trovare le soluzioni piu adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme».

Superbonus, Pichetto Fratin e il “tema dei temi”

Quanto alla compensazione con gli F24 per il ministro «è il tema dei temi. L’Abi si è riservata di fare le sue valutazioni tecniche e giuridiche, ma è questa la strada più rapida per intervenire subito e risolvere al più presto l’emergenza. È un percorso che verrà definito nei prossimi giorni con tavoli tecnici tra banche e associazioni. Bisogna fare presto».

Ci sono state 260 correzioni in due anni

«Tra l’altro, già con il decreto del 16 febbraio si è intervenuti per sciogliere alcuni dei nodi che determinavano la resistenza delle banche». Pichetto Fratin ricorda che «sul Superbonus ci sono state 260 correzioni in due anni. Ora serve qualcosa che dia stabilità. Abbiamo un programma di governo quinquennale e in questo programma», sottolinea, «è prevista la riforma del sistema fiscale italiano Quello sarà uno dei principali strumenti per sostenere la crescita delle famiglie e delle imprese italiane, in tutti i settori. È chiaro che l’interesse di tutti è quello di migliorare il livello di classe energetica delle nostre abitazioni. Sono passi importanti, anche perché la casa è da sempre uno dei principali strumenti di risparmio delle famiglie italiane. Abbiamo perciò bisogno di una programmazione con aiuti ultradecennali».

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